Degrado in un centro accoglienza. "Gettano i vestiti per non lavarli"

Una situazione di degrado vicino alla Casa dei diritti di Don Gallo. I residenti puntano il dito contro la sporcizia dei profughi

Degrado in un centro accoglienza. "Gettano i vestiti per non lavarli"

Una discarica a cielo aperto quella vicina alla Casa dei diritti di Don Gallo. I residenti della zona si sono lamentati per il troppo sporco. Vicino ai cassonetti si trova di tutto: abiti, cibo, televisori, forni a microonde e pile di copertoni delle auto.

Gli abitanti, come riportato da Il Mattino di Padona, in modo anonimo, puntano il dito contro i profughi ospitati all'interno della struttura di Don Gallo: "La situazione in generale è dannosa per il quartiere: la villa che occupano non è una casa, era una struttura fatta per ospitare uffici, dove non si può vivere. Ora è solo un colabrodo: hanno buttato via le porte, usano il giardino come una toilette ed una cabina esterna come doccia. Non fa bene neanche a loro: c’è una sporcizia terribile, d’estate emana un puzzo di urina insopportabile. E l’area confina con delle strutture universitarie, qui ci abitano studentesse sole che hanno paura ad uscire la sera. Non che abbiano mai fatto del male a nessuno, ma si sa com’è: spariscono tante biciclette, o pezzi di biciclette, e lì dentro è pieno. Alcuni sono di etnie diverse e litigano fra loro, anche di sera, alzano la voce. Oppure non litigano, ma il loro modo di comunicare è più rumoroso del nostro"

Il più grande problema è la sporcizia. Un'esercente spiega: "Qui abbiamo trovato di tutto, condizionatori, forni, televisioni, reti di materassi, cibo. E poi vestiti, tantissimi: la Caritas glieli regala, così, spesso, invece di lavare quelli che hanno si cambiano, e buttano via quelli che avevano addosso. Ma buttano via anche tante cose nuove, e questo è il vero problema: quando il cassonetto si riempie di scarpe e vestiti, arrivano i nomadi a far la spesa. Questa è la cosa peggiore per chi vive o lavora qui: vediamo ogni giorno gente che fruga o che entra letteralmente dentro i bidoni. È un’immagine che crea degrado".

La zona colpita dal degrado ospita tanti studenti universitari, una signora esasperata dice: "Non ne possiamo più, questa è una bella zona adesso, piena di studenti. Abbiamo segnalato tante volte lo sporco, ma non succede niente. Loro, poi, non creano danni particolari, il problema è più con i nomadi che vengono a rovistare. Qualche situazione spiacevole però c’è stata: in due occasioni qualcuno ha suonato il campanello di casa mia, alle quattro di notte. Un ragazzo della comunità, poi, mi ha strattonata facendomi delle avances molto dirette".

Il problema è stato

segnalato parecchie volte dai residenti, sia ai carabinieri, sia all'Aps. Ma la situazione, dopo una prima pulita, torno subito come prima soprattutto di domenica quando i cassonetti non vengono svuotati.

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