Detenuto aggredisce agente con una testata. "Episodi in aumento"

Un detenuto del carcere di Livorno ha ferito una agente della polizia penitenziaria al volto e il sindacato Cosp non ha risparmiato una "stoccata" al ministro della Giustizia Marta Cartabia, segnalando un aumento dei casi di aggressione degli agenti da parte dei detenuti

Il carcere delle Sughere di Livorno
Il carcere delle Sughere di Livorno

Ha aggredito un agente di polizia penitenziaria, sferrandogli una violenta testata. E il sindacato Cosp ha alzato la voce per l'ennesima volta, non risparmiando una "stoccata" al governo lamentando sia l'incremento degli episodi di violenza nei confronti del personale sia le condizioni in cui gli agenti sarebbero costretti a lavorare nelle carceri italiane. È la denuncia arrivata ieri dai sindacalisti, a seguito dell'aggressione che sarebbe avvenuta nel carcere delle Sughere di Livorno, in Toscana.

Stando a quanto espresso da Coordinamento Sindacale Penitenziario Sicurezza, un detenuto avrebbe colpito al volto una guardia carceraria. E non si tratterebbe di una novità per quanto concerne la prigione del capoluogo livornese: avvenimenti del genere sono stati segnalati dalla stessa federazione sindacale almeno altre due volte, solo per quel che riguarda l'ultimo triennio. Per confermare che si tratta di un problema che riguarda in varie misure tutta Italia, la sigla sindacale ha poi snocciolato dati che segnalano l'insorgere di un fenomeno preoccupante: le aggressioni dei detenuti ai danni dei secondini sarebbero cresciute del 24% nel giro di soli dodici mesi a livello nazionale, mettendo a confronto il primo semestre appena trascorso con lo stesso lasso di tempo del 2021. Allora i casi furono 397, mentre nell'ultimo computo il totale ha sfiorato "quota cinquecento", attestandosi a 493.

Ed è proprio partendo da quest'ultimo episodio che i vertici Cosp hanno ribadito la necessità di un intervento concreto per arginare definitivamente la problematica, tutelando l'organico dei lavoratori di ogni casa circondariale. "Un detenuto nel reparto "Blu" per futili motivi avrebbe aggredito e colpito vigliaccamente a testate in visus un agente, poi soccorso e affidato alle cure mediche con complicazioni e lesioni in fase di accertamento - la versione del sindacato, espressa in una nota - solidarietà viene espressa dalla stessa segreteria interregionale Fs Cosp tramite Santo Di Pasquale e da quella locale di Franco Arduino, a cui si unisce la segreteria generale nazionale Domenico Mastrulli - aggiunge ribadendo la posizionesenza risparmiare una "frecciata" al ministro della Giustizia Marta Cartabia - Silente la Ministra della Giustizia Cartabia.

ll nostro grido d’allarme non cesserà mai fin quando nelle prigioni d’Italia non cesseranno gli atti di gratuita e inaudita violenza nei confronti delle donne e degli uomini della polizia penitenziaria. Siamo poliziotti, non carne da macello per galeotti".

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