Una donna italiana è stata vessata e umiliata in ogni modo dal marito che voleva imporle con la forza il rispetto scrupoloso dei dettami che riteneva fondamentali per la religione islamica.
Un uomo senegalese residente a Vigevano, in Lombardia, è stato denunciato dalla moglie che per un anno aveva subìto angherie di ogni genere in nome dell'islam. La donna ha raccontato agli inquirenti che il marito le imponeva di non mangiare determinati cibi e le chiedeva addirittura di dormire in un certo modo. "Mi obbligava con forza, urlandomi dietro, strattonandomi, a riprendere un’altra posizione che era quella per loro indicata come adatta alla donna", ha spiegato ai magistrati. In particolare avrebbe dovuto dormire in mezzo al letto, accanto a lui.
Ma le stranezze non si limitavano alla camera da letto: anche per strada, il marito la obbligava a camminare davanti a lui e mai accanto, senza mai dargli la mano. Ogni volta che la coppia litigava, il marito minacciava la consorte di uccidere lei e i suoi cari e le chiedeva sempre del denaro da inviare in Africa.
Inoltre l'uomo, che intratteneva diversi rapporti extraconiugali, avrebbe nascosto di proposito alla consorte la propria positività all'epatite B.
La donna per fortuna non ha contratto la malattia perché era già stata vaccinata in passato.Il giudice del tribunale di Pavia ha condannato l'uomo a un anno e quattro mesi di reclusione per maltrattamenti, stabilendo inoltre un risarcimento di 4mila euro a favore della coniuge.
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