Accade spesso che persone coinvolte in reati contro la persona o terroristici tendano a non ammettere le loro colpe cercando di convincere tutti della loro estraneità con un comportamento o con dei ragionamenti atti a negare le responsabilità. In psicologia questo è un vero e proprio meccanismo di difesa definito negazione: loro sanno benissimo qual è la verità, ma non possono fare a meno di mentire.
La grafia come linguaggio simbolico permette di trarre attraverso tali segni codificati il comportamento, le emozioni e i sentimenti, ma anche il controllo più o meno positivo sulla stabilità emotiva. La grafia, con forme grandi e con poco spazio tra le parole, indica una personalità egocentrica che ama rispecchiarsi in se stesso e nel proprio vissuto, cercando di essere sempre al centro dell’attenzione. Con la sua estrosità esagerata e con l’abilità nell’ottenere consensi attraverso un eloquio brillante e suadente, egli sa incantare l’interlocutore ottenendo anche consensi imprevedibili. Il sovrapporsi delle lettere tra le righe dimostra un pensiero confuso e contraddittorio. Non sa, infatti, specie quando l’istinto ha il sopravvento sulla ragione, mantenere una consequenzialità tra pensiero e azione: ne deriva una linea di condotta impulsiva e scarsamente controllata (vedi allunghi inferiori e superiori sproporzionati).
La marcata impulsività lo rende aggressivo verso l’esterno, dove si manifesta con rancore immotivato e irruenza incontrollata. E’ persona che può passare da un idealismo del tutto peronale, ad azioni passionali che minano la stabilità emotiva della persona rendendo precarie le relazioni interpersonali e favorendo l’insorgere di note ossessivo-compulsive nel comportamento.
Note isteriche rendono il soggetto capace di mentire pur sapendo di farlo per cui risulta persona, al di là della cronaca e della sua storia, poco affidabile e sicuramente affetto da disturbo di personalità e alterazione dell’identità. Secondo la classificazione mondiale dei disturbi psichiatrici (DSM) egli potrebbe essere affetto da “disturbo istrionico di personalità”, in quanto presenta caratteristiche di forte connotazione emotiva e un grande bisogno di considerazioni e di attenzioni da parte di chi gli sta attorno. Il carattere camaleontico lo porta a usare le sue armi con astuzia a seconda di chi si trova di fronte, adottando quindi una sorta di recitazione.
Può, infatti, passare dal pianto suadente a pietrificazioni prive di ogni forma di rimorso. Si nota in Battisti una caratteristica che va dall’astuzia al masochismo e che gli ha permesso di rimanere a galla, cercando con l’inganno di comprare ogni cosa tranne la sua libertà interiore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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