Rimane ancora avvolta dal mistero la scomparsa di Francesca Benetti, proprietaria di una villa nel Grossetano. La donna, cinquantacinquenne di origini milanesi, è sparita da una settimana e si teme che sia stata vittima di un omicidio. Gli unici macabri indizi sono le tracce di sangue ritrovate in casa della vittima, che non lasciano presupporre un lieto fine alla vicenda. Le impronte ematiche, ritrovate anche tra le fessure delle mattonelle del pavimento, ora sono all'esame dei Ris.
Il principale sospettato rimane il fattore, Antonino Bilella, 69 anni, in stato di fermo da sabato mattina. L'uomo è stato pedinato dagli agenti di polizia mentre con la sua Fiat Punto si dirigeva verso un bosco nelle vicinanze e si liberava, lontano da occhi indiscreti, del pianale dell'auto, che ora è stato sequestrato dagli inquirenti: "L'indagine non è ancora chiusa, ma ci sono fondati motivi per credere che il fattore sia coinvolto in questa vicenda. E non è da escludere nemmeno che sia stato aiutato da qualcuno", così ha spiegato il procuratore capo Francesco Verusio.
L'uomo era stato presentato alla Benetti da amici comuni di Torino, città in cui il custode aveva lavorato per parecchi anni facendo l'autotrasportatore. La donna era alla ricerca di una persona di fiducia che gestisse la proprietà di Villa Adua, un grande casale nelle campagne del Gavorrano. Bilelli viveva nella dependance della tenuta dopo che la signora lo aveva assunto per questo incarico.
In base alle prime ricostruzioni degli inquirenti, sembra che alla base della tragedia vi possa essere un movente passionale. Il custode, infatuato della vittima, avrebbe avuto con lei un violento diverbio, sfociato drammaticamente nell'omicidio della donna. L'assassino si sarebbe poi sbarazzato del corpo trascinandolo fuori dall'abitazione. I tentativi di cancellare la scia di sangue lasciata dal cadavere non sarebbero stati sufficienti ad occultare l'accaduto. Bilelli avrebbe poi portato l'auto della Benetti alla stazione ferroviaria di Follonica, dove è stata ritrovata nei giorni seguenti alla denuncia del fidanzato. L'omicida avrebbe tentato così di sviare le indagini. Ma il tempo a sua disposizione sarebbe stato troppo poco per eliminare tutti i possibili indizi.
Martedì ci sarà l’interrogatorio di garanzia davanti al gip.Intanto proseguono le ricerche a Villa Adua e nei trenta ettari di terreno circostanti, setacciati con unità cinofile per ora senza risultato.
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