Drogarsi in gruppo? Adesso non è reato. A stabilirlo è stata una sentenza della Cassazione che ha difinito "penalmente irrilevante" l'uso di stupefacenti. Che sia una canna tra amici o la condivisione di qualche grammo di cocaina con un collega di lavoro, poco importa: il consumo.
"È penalmente irrilevante il consumo di gruppo di stupefacenti sia in caso di mandato all’acquisto, sia in caso di acquisto comune", hanno deciso le sezioni unite penali della Cassazione rispondendo al quesito se sia reato il consumo di gruppo di stupefacenti dopo l’introduzione della legge Fini-Giovanardi del 2006. La Cassazione ha distribuito una informazione provvisoria al termine dell’udienza, ma le motivazioni della decisione saranno chiare solo al momento del deposito della sentenza. Ad ogni modo, la Suprema Corte ha dovuto decidere sul contrasto giurisprudenziale in base al ricorso presentato su una sentenza del gup di Avellino che il 28 giugno del 2011 aveva dichiarato non luogo a procedere nei confronti di un uomo perché "il fatto non sussiste". Nel mirino proprio il reato legato all'uso di stupefacenti.
Sull’uso di gruppo, dopo l’introduzione della legge Fini-Giovanardi, nel 2006, era sorto un contrasto giurisprudenziale: se la Cassazione, in passato, aveva sempre ritenuto penalmente irrilevante l’uso di gruppo, vi erano state, in tempo più recente, decisioni più severe secondo cui questo, invece, era reato. In pubblica udienza le sezioni unite, presiedute dal primo presidente Ernesto Lupo, hanno appunto deciso che "è penalmente irrilevante in entrambe le ipotesi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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