Due pesi e due colori

Quando Obama colorò la Casa Bianca con l'arcobaleno gay tutti a battere le mani. Ora che Maroni illumina il pirellone in difesa della famiglia la sinistra si scandalizza

Due pesi e due colori

Chiamatela come volete, ipocrisia, doppiopesismo, superiorità culturale. Quando si tratta di scegliere da che parte stare, l'importante è posizionarsi nella sponda dei "democratici". E tutti quelli che la pensano diversamente devono adeguarsi, chinare il capo, conformarsi al "libero" pensiero unico. Chi si rifiuta viene bacchettato e biasimato, finché non è costretto ad un mezzo passo indietro. Tutte le volte che si parla di unioni gay, il problema si amplifica a dismisura. Pensate al caso di Guido Barilla, che per una frase in favore della famiglia etero rischiava di mandare la vento l'impresa familiare. Ma l'ultimo "scandalo" è quello che ha investito il governatore della Lombardia Roberto Maroni e tutta la giunta di centrodestra.

La folle idea di leghisti e forzisti è stata quella di accendere le luce del Pirellone a formare l'omofoba (per loro) frase "Family Day", in sostegno della manifestazione che tra qualche giorno porterà in piazza la legittima protesta dei cattolici contro il ddl Cirinnà. Ebbene, su questa scelta si sono scagliati politici di centrosinistra, le associazioni gay e i perbenisti tutti. I quali di giorno predicano l'uguaglianza, il rispetto delle opinioni altrui e la democrazia. E poi di notte, quando s'accendono le luce del Palazzo della Regione, gridano allo indecenza. La frase più gettonata suona più o meno così: "Non si deve usare un palazzo pubblico per sostenere una manifestazione omofoba come quella di Roma". La stessa cosa avvenne, sempre a Milano, alcuni mesi fa quando la sinistra locale cercò in tutti i modi di boicottare una conferenza sulla famiglia naturale proposta dalle associazioni cattoliche. Il pensiero è unico, e in questo caso deve essere gay friendly. Così come a favore delle famiglie omosessuali deve essere anche la posizione dell'istituzione lombarda.

"Retrogado" e "omofobo": il governatore della Lombardia è stato accusato un po' di tutto. Ma soprattutto, oltre alla gigantesca scritta "Family Day" sul Pirellone, è stato criticato per aver deciso di portare il confalone della Lombardia in piazza a difesa della famiglia formata da padre, madre e figli. Si tratta dei soliti due pesi e due misure. Infatti, quando lo scorso giugno gli Stati Uniti approvarono la legge sui matrimoni gay, nessuno aprì bocca contro la scelta di Obama di illuminare la Casa Bianca con i colori dell'arcobaleno. Anzi.

L'immagine occupò le prime pagine dei giornali e le bacheche Facebook degli espondenti della sinistra, da Rifondazione al Pd passando per i 5 Stelle. In quel caso era simbolo di civiltà. Il Pirellone, invece, provoca scandalo. Due pesi e due colori.

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