Ecco Disneyterapia quando le favole guariscono sul serio

Numerosi anche i volantini medici illustrati con personaggi di fantasia «Coco torna a scuola» è sul diabete

La chiamano Disneyterapia perché apre alla speranza guarendo bambini in difficoltà. Uno su tutti il caso di Haley Smith, 17enne dell'Alabama, affetta dalla sindrome di Cotard, una patologia psichiatrica molto rara che spinge le persone a credere di non essere più in vita. Per Haley tutto è iniziato dopo il divorzio dei genitori ma, per fortuna, grazie al sostegno di uno specialista e di una terapia a base di film Disney - La Sirenetta, Aladdin, La Bella Addormentata e Bambi «mi davano una bella sensazione» - è riuscita a guarire.

La chiamano Disneyterapia perché educa. Recentemente AGDI (Coordinamento Associazioni Italiani Giovani con Diabete), Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica e Eli Lilly hanno presentato una campagna di informazione sotto forma di fumetto, Lilly Disney «Coco torna a scuola», dedicata al diabete infantile.

E la chiamano Disneyterapia perché riunisce famiglie che, in tempo di crisi e di turni di lavoro illimitati, si erano allontanate. Walt Disney aprì i cancelli di Disneyland in California nel 1955 per creare un luogo dove adulti e bambini potessero «vivere insieme lo stesso sogno». Quella magia raggiunse l'Europa il 12 aprile 1992 con la nascita di Disneyland Paris, un evento trasmesso dalle televisioni di tutto il vecchio continente. Ancora oggi il parco compie incantesimi e ai bambini di ogni età è permesso sognare in compagnia di Topolino e Minnie, Pippo e Pluto, Paperino e Paperina, Cenerentola e Peter Pan, Winnie Pooh e Mary Poppins, tutti residenti nel meraviglioso mondo a 32 km dalla capitale francese che include il secondo parco a tema Walt Disney Studios dedicato al cinema e all'animazione, sette hotel Disney, la cittadina di Val d'Europe, un campo da golf con 27 buche e Disney Village, tipica strada americana di 18.000 m² con boutique, bar, club e ristoranti, progettata dall'architetto californiano Franck O. Gehry. Aperto 365 giorni l'anno, oggi Disneyland Paris ospita cinque aree tematiche: nella Main Street, tra negozi e ristoranti, c'è l'atmosfera di una piccola città americana simile a quella dove lo stesso Walt Disney visse in gioventù; Frontierland è la cittadina dei pionieri e dei cercatori d'oro dove è possibile scoprire una miniera a bordo di un treno lanciato a tutta velocità o partire per una crociera attraverso i paesaggi del West. In Adventureland ci si sente un po' Indiana Jones un po' Pirati dei Caraibi; in Discoveryland spazio alle attrazioni ispirate a Toy Story e Guerre Stellari; infine il famoso Castello della Bella Addormentata apre le porte di Fantasyland, il regno delle favole che qui prendono vita grazie agli Imagineers, gli ingegneri dell'immaginazione che danno forma alle attrazioni, agli spettacoli e alle parate. Parate di cui, quest'estate, sono protagonisti Anna, Elsa, Olaf e Kristoff del film Frozen - Il Regno di Ghiaccio. Fino al 13 settembre le sorelle e il suo adorabile pupazzo di neve rinfrescheranno l'atmosfera con un nuovo spettacolo musicale, il mercato ispirato al Regno di Arendelle e una sezione speciale in Disney Dreams, l'emozionante show notturno con giochi di luci, acqua, musiche e fuochi d'artificio durante il quale i personaggi del mondo Disney compaiono grazie a magiche proiezioni sul Castello della Bella Addormentata nel Bosco.

Per vivere le vacanze estive con la magia di Frozen e per prolungare l'esperienza a Disneyland Paris, fino al 4 agosto l'offerta per famiglie è di 3 notti al parco al prezzo di 2, inclusi gli ingressi alle attrazioni (la promozione si applica per arrivi fino al 31 ottobre 2015 esclusi gli arrivi dal 23

al 28 agosto - i bambini sotto i 7 anni non pagano). Come arrivare? Dal centro di Parigi con la rete ferroviaria RER e da tutti gli aeroporti della capitale con autobus diretti. In mezz'ora canterete «Magic Everywhere».

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