Chi durante il corso della propria vita non ha mai avuto a casa un pesce rosso? Quasi nessuno dal momento che si tratta di un animale domestico dalla semplice manutenzione e dal costo molto economico. Solitamente osserva la vita del proprio padrone posto dentro una boccia di vetro e con qualche piantina di plastica a fargli compagnia.
Essendo, però, un animale che necessita per vivere bene, a differenza della credenza popolare, di un acquario di almeno 100 litri arredato con più piante reali possibili e non di una piccola vaschetta di seconda mano, ecco che, dopo solo qualche settimana che staziona nella sua nuova casa, comincia a perdere colore e forze. Molti proprietari, per pietà e rispetto della vita di questo povero pesce rosso, credono che la cosa migliore da fare, qualora sia ancora in vita, sia liberarlo nei corsi d'acqua.
Per quanto questa scelta sia salvifica per il pesciolino, lo stesso non si può dire per l'ambiente che al contrario ne esce fortemente danneggiato. Si tratta, infatti, di una specie con un'elevata capacità di riproduzione e una predisposizione alla migrazione. Due caratteristiche che permettono ai pesci rossi di subentrare alle specie autoctone e di mettere a repentaglio la sopravvivenza degli altri pesci. Un fenomeno che già è accaduto in diversi laghi e fiumi di tutto il mondo: Australia, Usa, Canada ed Europa le principali vittime.
Come ha riportato La Stampa, esempio concreto di ciò è il lago Teller, in Colorado, dove la liberazione di solo cinque esemplari ha portato alla proliferazione di quattromila esemplari. Una gigante vaschetta per pesci rossi. La soluzione, in questo caso, dal momento che i pesci rossi avevano completamente invaso e minacciato l'ecosistema, è stata lo choc elettrico che ha permesso la loro paralisi e il loro spostamento. Dal lago Teller a cibo per rapaci in un centro di riabilitazione.
Senza dubbio non è esattamente ciò che sperava chi li ha liberati qualche anno prima.La natura ha bisogno di equilibrio e l'intervento dell'uomo, a volte come in questo caso, può provocare dei seri danni. Liberare un animale, se fatto senza le dovute raccomandazioni, può distruggere un ecosistema.
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