Effetto Angelina Jolie Boom di test genetici per il cancro al seno

In Italia si sta registrando, nelle ultime settimane, un picco di richieste di test genetici per la rilevazione del gene "difettoso"

Effetto Angelina Jolie Boom di test genetici per il cancro al seno

È stato già battezzato come "l'effetto Jolie". Dopo la rivelazione dell’attrice di essersi sottoposta a mastectomia con la rimozione di entrambi i seni, poiché portatrice di una mutazione genetica che rende molto alta la probabilità di andare incontro a cancro alla mammella, anche in Italia si sta registrando, nelle ultime settimane, un picco di richieste di test genetici per la rilevazione del gene "difettoso".

Le richieste per eseguire i test che evidenziano mutazioni a carico dei geni collegati al cancro al seno, BRCA1 e BRCA2, a Roma "sono aumentate dell’80%", afferma la responsabile dell’Unità di diagnosi e terapia in senologia dell’Ospedale Sant’Andrea, Adriana Bonifacino.

Molte donne, spiega, "chiamano per sapere se possono fare il test o se sono eleggibili per fare consulenza genetica. L’effetto Jolie è stato uno tsunami, anche perché trova una popolazione impaurita e poco informata in fatto di prevenzione".

L’impennata di richieste per test genetici si registra pure all’Istituto nazionale Tumori (Int) di Milano, dove sono "più che raddoppiate".

Gli esperti invitano comunque alla cautela: il test genetico - che in presenza di particolari condizioni è a carico del Servizio sanitario nazionale, mentre nel privato ha un costo che varia tra 1000 e 2000 euro - va fatto solo in particolari circostanze.

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