Era partito con l'intenzione di fare il pieno alla propria automobile senza saldare il conto. E, per non essere scoperto, aveva occultato la vera targa del mezzo sovrapponendone un'altra che aveva rubato in precedenza. Tutto inutile, però: dopo essere stato individuato dalla stradale, è stato denunciato per ricettazione, per l’utilizzo della targa rubata oltre che per insolvenza fraudolenta (dato il mancato pagamento del carburante). Protagonista della vicenda svoltasi nella provincia di Firenze nei giorni scorsi è un cittadino di sessantacinque anni, già noto alle forze dell'ordine.
Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, l'uomo si sarebbe fermato con la sua Fiat Panda presso la stazione di servizio Chianti Est, per fare benzina. Un gesto all'apparenza normale, che inizialmente lo ha anche fatto passare inosservato anche in virtù del numero di utenti presenti in quel frangente nell'area. Solo che, dopo aver riempito il serbatoio, sarebbe ripartito all'improvviso senza pagare l'importo dovuto, con tutta probabilità sicuro di farla franca. Aveva del resto adottato uno stratagemma a suo avviso inappuntabile, nel tentativo di eludere le telecamere di videosorveglianza: lo scorso giugno aveva infatti sottratto la targa a un altro veicolo, ovviamente intestato ad una terza persona. E l'aveva utilizzata per nascondere quella della sua macchina proprio durante il rifornimento non pagato, per poi darsi rapidamente alla fuga.
Il fermo amministrativo del mezzo
Una precauzione rivelatasi tuttavia inutile, con il senno di poi: sarebbero stati innanzitutto i gestori della stazione ad allertare le forze dell'ordine, mettendole al corrente di quanto accaduto. E lo stesso sessantacinquenne, forse preso dalla frenesia del momento, ha finito con il tradirsi tradito: alla vista di una volante della polizia stradale di Firenze Nord nei pressi del casello autostradale di Calenzano (un Comune a pochi chilometri di distanza dal capoluogo della Toscana, ndr) si è fatto prendere dal panico e ha innestato la retromarcia, cercando di defilarsi. Così facendo ha ovviamente attirato ancor di più l'attenzione degli agenti, che non hanno impiegato molto tempo per raggiungerlo e invitarlo ad accostare.
E, a seguito degli accertamenti di rito (oltre alle denunce per insolvenza fraudolenta e ricettazione), non sono mancate nemmeno le sanzioni amministrative: a causa l’utilizzo della targa rubata è infatti stato disposto il fermo amministrativo della Panda (con l'autovettura che non è risultata nemmeno
revisionata di recente). Per avere invece percorso un breve tratto di autostrada in retromarcia, è stato infine sanzionato con una multa di circa 2.700 euro e con una decurtazione di dieci punti sulla patente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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