Ventitrè presidenti di seggio segnalati alla Corte d'Appello e una storia che sembra non chiudersi più: quella delle gravi irregolarità nella compilazione dei verbali denunciata a Brindisi dopo le ultime elezioni comunali.
Così il presidente della Commissione elettorale, il magistrato Antonio Sardiello, ha reso nota agli organi d'informazione la scelta del ricorso al tribunale di secondo grado seguita alle non facili operazioni di verifica che hanno portato alla proclamazione degli eletti.
Operazioni, che per la loro lentezza, hanno prodotto un risultato clamoroso: richiamare al Comune il commissario straordinario Cesare Castelli, nominato subito dopo l'arresto dell'ex sindaco Mimmo Consales, per l'approvazione del documento che prevede il riequilibrio di bilancio, testo da varare con voto del Consiglio entro il 31 luglio scorso.
Nel raccontare agli organi d'informazione il lavoro di queste settimane, il presidente della Commissione elettorale Antonio Sardiello ha sottolineato come siano stati effettuati controlli con l'attenta valutazione delle copie dei verbali delle operazioni elettorali e delle comunicazioni trasmesse dai presidenti di seggio.
Sardiello è andato giù duro, alla fine, prima della proclamazione degli eletti, sottolineando il fatto che l'elenco dei 23 presidenti di seggio è stato trasmesso alla Corte d'Appello perché, sulla base delle irregolarità rilevate, non siano più nominati.
Il presidente della Commissione elettorale ha concluso esortando il nuovo sindaco di Brindisi Angela Carluccio ad approntare corsi di preparazione per i presidenti di seggio nel prossimo futuro.Tutto questo per evitare episodi dubbi, ce ne sono stati una trentina, anche gravi, citati dallo stesso Sardiello: verbali completamente in bianco, in un caso, senza alcuna indicazione delle preferenze.
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