Enna, il compagno: "Strangolai Vanessa Mi chiamò come l'ex"

A determinare l'uccisione delle 20enne sarebbe stata la gelosia. Si indaga per scoprire se il compagno fosse sotto l'effetto di stupefacenti

Enna, il compagno: "Strangolai Vanessa Mi chiamò come l'ex"

Comincia a farsi chiarezza sulla morte di Vanessa Scialfa, la ragazza 20enne uccisa a Enna martedì scorso. Ed emergono i particolari di come Francesco Lo Presti, 34enne disoccupato, avrebbe ucciso la fidanzata.

A determinare il folle gesto dell'uomo sarebbe stata la gelosia. La fidanzata, in un momento di intimità, avrebbe pronunciato per errore il nome dell'ex compagno, scatenando l'ira di Lo Presti. Nella lite l'uomo sarebbe riuscito a strappare un cavo elettrico con il quale strangolare la ragazza, soffocandola con un fazzoletto.

Accortosi dell'omicidio, Lo Presti ha poi avvolto il corpo della vittima in un lenzuolo. Caricato il cadavere di Vanessa in auto lo ha lasciato lungo la Statale che da Enna porta A Caltanissetta, lanciandolo da un cavalcavia vicino all'ex miniera di Pasquasia.

Francesco Lo Presti - ha raccontato ai magistrati - avrebbe poi pensato di uccidersi,

per poi invece inscenare la sparizione della donna. Le indagini non sono ancora riuscite a chiarire se, al momento dell'omicidio, l'uomo si trovasse sotto l'effetto di stupefacenti. A dirlo saranno gli esami tossocologici.

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