Nell'ambiente era conosciuto come il "Deliveroo della droga". Il motivo? Aveva messo in piedi un sistema ben rodato, che gli consentiva di consegnare la "merce" direttamente a casa dei clienti e che gli ha permesso di scalare le gerarchie della "piazza" di spaccio, rendendolo uno dei pusher più richiesti e potenti a cavallo fra Umbria e Toscana. L'ultima consegna che ha portato a termine pochi giorni fa gli è però costata cara: gli agenti della squadra mobile della questura di Arezzo lo hanno colto con le mani nel sacco.
A finire in manette un cittadino di 27 anni originario del Marocco, risultato peraltro sprovvisto di permesso di soggiorno e senza fissa dimora, che dovrà rispondere del reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Stando alla ricostruzione effettuata dagli inquirenti, il giovane avrebbe fatto strada grazie a un modus operandi mutuato dai fattorini delle compagnie di consegna di cibo. Al pari dei rider dei vari Glovoo, Just Eat e (appunto) Deliveroo, il ragazzo si spostava in motorino e dopo aver preso appuntamento con la clientela tramite chiamata o messaggio su WhatsApp, portava la "roba" direttamente a casa del cliente. Con un doppio vantaggio reciproco: da un lato, chi riceveva cocaina o eroina al proprio domicilio non aveva bisogno di spostarsi, bazzicando luoghi già tenuti d'occhio dalle forze dell'ordine. E dall'altro, il corriere stesso riusciva ad allontanarsi più rapidamente, non appena notava l'arrivo di una volante nelle vicinanze.
Un sistema collaudato, tanto semplice quanto efficace, che lo aveva reso fra gli spacciatori più richiesti e affidabili. Tanto da espandere il proprio giro da Arezzo anche ad altri Comuni toscani, scavallando (come pare) talvolta anche in Umbria. La sua attività però, non è sfuggita a lungo andare alla polizia: dopo vari appostamenti, i poliziotti lo hanno intercettato in sella alla sua moto, fermandolo e procedendo a un controllo di routine. Che ha dato gli esiti preventivati: il marocchino aveva con sé 20 grammi di droga e oltre 6mila euro.
Da ulteriori accertamenti condotti dagli agenti sul suo conto, è poi emerso come l'extracomunitario fosse irregolare: era arrivato in Italia da clandestino e aveva già numerosi precedenti per quanto concerne lo spaccio. Che era oltretutto la sua unica fonte di sostentamento, visto che risultava disoccupato. Una volta terminate le indagini di rito, il nordafricano è stato infine condotto preso il carcere di Sollicciano, a Firenze.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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