Sembra che almeno per questa volta l'Italia abbia scampato il pericolo che il razzo cinese in caduta libera sulla Terra possa impattare la nostra Penisola. In base agli ultimi dati che sono stati forniti dalla Agenzia Spaziale Italiana al tavolo tecnico che ha seguito il rientro incontrollato in atmosfera del secondo stadio del lanciatore spaziale cinese PRC-CZ5B, dovrebbe essere possibile escludere la caduta di uno, o anche più, frammenti del detrito spaziale sul nostro suolo italiano.
Concluse le attività operative
Questo è quanto si può leggere in una nota diffusa dal Dipartimento della Protezione civile, all’interno della quale viene spiegato che il capo Dipartimento Fabrizio Curcio ha per questo motivo dichiarato concluse le attività operative, chiudendo il Comitato operativo che era attivo in stretta reperibilità. Curcio ha anche ringraziato tutte le componenti del Sistema Nazionale di Protezione civile, coloro che hanno partecipato al tavolo tecnico e infine le regioni direttamente interessate per l'impegno e l'attenzione spesi in questi giorni.
Ai lavori del tavolo tecnico, che era operativo dalla mattina del 28 luglio, hanno preso parte in modo costante, oltre all'ASI, un membro dell'ufficio del Consigliere militare della Presidenza del Consiglio, rappresentati del Ministero dell'Interno - Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Centro Space Situational Awareness dell'Aeronautica, della Difesa - Covi e degli Esteri, Enac, Enav, Ispra e la Commissione di Protezione civile della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Viene però precisato che il Dipartimento della Protezione Civile continuerà a seguire il rientro incontrollato del lanciatore spaziale cinese sulla Terra fino alla conclusione dell'evento, attraverso la Sala Situazione Italia, in stretto legame con l'Agenzia Spaziale Italiana.
I calcoli più recenti escludono l'Italia
Sarebbe stato anticipato alle 19:24 italiane, con una approssimazione di circa un’ora, l'orario dell'impatto del frammento del razzo cinese Lunga Marcia 5B, 22 tonnellate. Il vettore dovrebbe frantumarsi in piccole parti impattando con l'atmosfera. L’orario è stato indicato dalle stime aggiornate elaborate dall'americana Aerospace Corporation e dal Centro europeo per la sorveglianza e il tracciamento EU SST, EU Space Surveillance and Tracking. Come abbiamo spiegato, i calcoli più recenti della traiettoria di entrambe le organizzazioni hanno escluso l'Italia dalle possibili zone di impatto.
L’Agenzia spaziale cinese ha comunque tenuto a rassicurare sia la Nasa che le altre agenzie spaziali sul fatto che i frammenti del razzo possano cadere in un’area abitata.
Secondo l’Agenzia, la traiettoria più probabile localizza il punto di caduta nell’Oceano: facendo una valutazione di tipo approssimativo, la possibile area di caduta dei detriti comprende gli Stati Uniti, il Brasile, l’Australia, l'Africa, l’India e Sud-Est asiaticoOur latest prediction for #CZ5B rocket body reentry is:
— The Aerospace Corporation (@AerospaceCorp) July 29, 2022
30 Jul 2022 19:24 UTC ± 7 hours
Reentry will be along one of the ground tracks shown here. It is still too early to determine a meaningful debris footprint. Follow this page for updates: https://t.co/SxrMtcrMrs pic.twitter.com/dkSLKwkv9x
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