Per cause ancora da accertare, questa mattina si è verificata un'esplosione a bordo di un veliero al largo di Crotone. L'imbarcazione trasportava circa 20 migranti ed erano in corso le operazioni di trasferimento con un'unità della Guardia di Finanza. L'esplosione si è verificata nella zona di mare prospiciente Praialonga e nell'area è arrivato anche un elicottero della Guardia Costiera. Sono momenti concitati questi al largo delle coste crotonesi dove sono in corso le operazioni di recupero. Tra i feriti dell'esplosione pare ci siano anche due uomini della Guardia di Finanza che si trovavano a bordo dell'imbarcazione di soccorso giunta sul posto per scortare i migranti in porto per lo sbarco. Al momento si contano 2 dispersi e 3 morti. Sono stati recuperati in mare i corpi di tre uomini e una donna.
Dalla costa crotonese di vede chiaramente l'alta nube di fumo denso che si alza in mezzo al mare, nel punto in cui sostava l'imbarcazione. Stando a quanto riferiscono i testimoni, sulla barca a vela si sarebbe da prima sviluppato un incendio e successivamente si è verificata l'esplosione. La causa potrebbe essere l'elevato carico di carburante a bordo. Immediato l'arrivo delle motovedette della Guardia Costiera di Crotone e di quelle della Guardia di Finanza, che sono partite dal porto di Crotone per raggiungere il punto dell'esplosione e mettere in salvo quante più vite possibili.Ancora non è chiaro se nell'esplosione si siano verificate vittime, i militari in questi minuti stanno espletando le operazioni di recupero in mare. In questo momento le unità navali stanno dirigendosi con alcuni feriti verso il porto di Le Castella, il più vicino, dove le ambulanze già allertate sono pronte a trasportarli all'ospedale di prossimità. Ci sono anche sei migranti feriti in modo grave e uno di questi è stato issato a bordo dell'elicottero e trasportato all'ospedale di Catanzaro. Uno dei finanzieri ha riportato la frattura di una gamba a causa dell'onda d'urto dell'esplosione, mentre l'altro ha riportato diverse ustioni.
L'imbarcazione era approdata questa mattina sulla spiaggia di Sellia Marina, nella costa catanzarese. La motovedetta della Guardia di Finanza stava scortando l'imbarcazione verso il porto di Crotone, dove i migranti sarebbero stati fatti sbarcare. Ma nel trasferimento qualcosa non è andato per il meglio e la barca ha preso fuoco prima di esplodere, colpendo anche i finanzieri a bordo della motovedetta Roan. Le navi della Capitaneria di Porto e della Guardia di Finanza, coadiuvate dall'elicottero stanno ultimando il soccorso dei feriti e si stanno dedicando alla ricerca dei dispersi, il cui numero è ancora provvisorio. Non è la prima volta che migranti raggiungono le coste calabre a bordo di un veliero.
A raccontare le fasi dell'intervento è stato il colonnello Emilio Fiora, comandante provinciale della guardia di finanza di Crotone: "Da un'imbarcazione a vela stamattina, molto presto, 13 persone hanno raggiunto la riva e sono state notate, sono stati avvisati i carabinieri e sono intervenuti i carabinieri di Sellia. Nel frattempo l'imbarcazione a vela ha proseguito con altri migranti a bordo ed è stata intercettata dalle motovedette della Gdf e della Capitaneria di porto di Crotone. C'era mare mosso, forte vento di scirocco e l'imbarcazione sembrava non governata e governabile così due finanzieri sono saliti a bordo per governare il mezzo e portarlo al porto più vicino. Il motore ha preso fuoco ed è esploso". Lo stesso comandante riferisce che i due finanzieti, da lui definiti eroi, sono feriti lievemente.
"Ci chiamano eroi? Siamo esseri umani, lo siamo tutti", ha commentato così Antonio Frisella quello che è successo oggi nelle acque di Crotone. Lui è uno dei finanzieri feriti dall'esplosione, insieme al collega appuntato scelto Qs Maurizio Giunta. Il finanziere ha parlato all'Adnkronos e si è detto fortunato per quello che è successo. "Ho visto ragazzo morire, mio pensiero a chi non c'è più", ha concluso. Sulla vicenda è intervenuto in serata anche Matteo Salvini: "Solidarietà ai finanzieri eroi che hanno rischiato la vita per portare in salvo degli immigrati a bordo di un barcone che poi è esploso.
Si tratta dell'ennesimo episodio che conferma il valore delle donne e degli uomini in divisa, troppo spesso insultati e dimenticati da Pd e 5Stelle e perfino speronati da Carola Rackete. Fermare l'invasione e chiudere i porti è un obbligo morale: meno partenze, meno pericoli e meno morti".
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