Perché l'Ue vuole estendere il Green pass fino a giugno 2023

Il certificato verde verrà prolungato di un anno per permettere agli europei di poter viaggiare in sicurezza

Perché l'Ue vuole estendere il Green pass fino a giugno 2023

La Commissione Europea ha approvato oggi la proposta di estendere di un anno, fino alla fine di giugno del 2023, il certificato Covid digitale Ue, ovvero il Green pass. A dare la notizia, durante l’incontro con la stampa, è stato il portavoce Christian Wigand: "La Commissione europea ha adottato una proposta per estendere di un anno il certificato Covid digitale dell'Ue fino al 30 giugno 2023". Wigand ha inoltre aggiunto che il Green pass "continua ad essere una misura eccezionale" che mira a facilitare gli spostamenti, ma anche che il Covid-19 continua a circolare in Europa e che per questo motivo "non è possibile determinare ora l'impatto di un possibile aumento dei contagi nella seconda metà dell'anno".

Estensione del Green pass

Inizialmente ricordiamo che il regolamento che istituisce il Green pass, entrato in vigore il primo luglio del 2021, aveva durata limitata a un anno, poi eventualmente prorogabile. Del tutto diversa è invece la durata di validità del certificato verde, che qualche giorno fa è stata fissata a 270 giorni dopo il completamento del primo ciclo vaccinale. Mentre per chi ha ricevuto la dose booster la validità del super Green pass al momento risulta essere illimitata. Come diversa è anche la validità e l'uso del Pass a fini interni, che gli Stati possono decidere in completa autonomia, come ha fatto anche il nostro Paese.

In questo modo il regolamento dell’Unione europea sta cercando di facilitare gli spostamenti all'interno dell'Unione. Oltre alla proroga del regolamento Ue sul Green pass fino a giugno del 2023, la Commissione europea ha proposto anche delle modifiche per "includere test antigenici di laboratorio di alta qualità tra i tipi di test per i quali può essere rilasciato un certificato di test". Come si legge in una nota, questo "mira ad ampliare la portata dei tipi di test diagnostici in un momento in cui i test Covid-19 sono molto richiesti".

Numero dosi errate nei certificati

Altro obiettivo dell’esecutivo Ue è quello di fare in modo che "i certificati di vaccinazione contengano il numero complessivo corretto di dosi somministrate in qualsiasi Stato membro e non solo nello Stato membro che rilascia il certificato". Questa modifica si è resa necessaria proprio per affrontare le preoccupazioni pratiche che i cittadini hanno sollevato in merito ai certificati che indicano un numero sbagliato di dosi quando ricevono dosi di vaccino in diversi Stati membri dell’Unione.

La data attuale di scadenza del regolamento europeo sui certificati digitali è il 30 giugno del 2022, e per garantire che la proroga venga adottata in tempo prima di questa data, la Commissione ha invitato sia il Parlamento europeo che il Consiglio a impiegare rapidamente la proposta avanzata.

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