Facebook ha rivelato ai terroristi l'identità degli oltre mille moderatori di cui dispone mettendo così a rischio la loro vita.
A diffondere la notizia della falla nel social network è il Guardian che rivela come la piattaforma abbia messo a disposizione di presunti attentatori l'identità di oltre mille dipendenti impegnati ogni giorno nell'individuazione e nella rimozione di contenuti inappropriati. L'errore di funzionamento del sistema di moderazione, scrive il giornale inglese, utilizzato dai dipendenti di 22 dipartimenti che controllano i contenuti inappropriati, tra cui materiale a sfondo sessuale e propaganda terroristica, è stato scoperto alla fine dell'anno scorso.
L'unità anti-terrorismo a rischio
Il fatto più grave è che tra i dipendenti colpiti da questa violazione dell'identità ci sono anche 40 persone che lavorano nell'unità anti-terrorismo nel quartier generale europeo di Facebook a Dublino. Per sei di queste 40 persone il rischio è più alto perché considerate vittime "ad alta priorità" della fuga di informazioni sensibili, secondo Facebook, e quindi possibili bersagli di potenziali terroristi.
Il Guardian è riuscito a parlare con uno di loro, un cittadino irlandese figlio di rifugiati iracheni, che dopo aver appresso della falla nel sistema è fuggito in una località sconosciuta per nascondersi da un gruppo di presunti terroristi che aveva "bannato" da Facebook. Il colosso di Mark Zuckerberg ha prima minimizzato l'accaduto per poi far sapere che il problema è stato risolto quasi subito.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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