Oggi papa Francesco riceverà in udienza una delegazione di rom e sinti. Tra i nuclei familiari presenti, potrebbe esserci pure quello al centro delle polemiche di Casal Bruciato.Il condizionale è d'obbligo, perché papà Imer e mamma Senada, almeno mentre scriviamo, non hanno ancora accettato o declinato l'invito giunto dal Vaticano.
La famiglia, che è composta da 14 persone e a cui è stato assegnato un alloggio nella periferia est di Roma, è finita, suo malgrado, al centro di una vicenda che ha interessato le cronache almeno per una giornata intera. Le periferie romane - sostengono coloro che si stanno opponendo a quell'assegnazione - sono al collasso sociale. Da parte delle istituzioni arrivano invece solidarietà e gesti concreti.
Uno di questi è quello del vescovo ausiliare della Capitale: monsignor Palmieri - come si apprende sulla Sir - ha già avuto modo di conoscere di queste persone. "Sono molto impauriti - ha fatto sapere il presule - ". E ancora: "Hanno mandato dagli zii tutti i bambini e tengono con sé solo la bimba di 3 anni. Ma come si fa? ". La famiglia rom, ha aggiunto il monsignore, nutre timore per quello che i manifestanti hanno urlato nel corso delle proteste. C'è persino chi ha minacciato lo stupro. Poi c'è il pontefice argentino, che nel corso di questi sei anni ha sempre guardato con attenzione a quello che accade in quelle che vengono chiamate "periferie esistenziali". Nel corso di questa giornata, Jorge Mario Bergoglio riceverà in dono una bandiera rappresentativa delle popolazioni rom. Gliela donerà una cittadina abruzzese. Poi pregherà per la pace assieme a coloro che avranno modo d'incontrarlo. La "Chiesa in uscita" non può essere indifferente nei confronti di episodi di questo tipo.
Sullo sfondo, stando pure a quello che ha dichiarato Palmieri - si legge sull'agenzia citata - ci sarebbe la competizione elettorale per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo e Bruxelles. Perché chi calvalca la paura - il vescovo ne è convinto - è mosso da interessi elettorali. I vescovi italiani lo dichiarano da mesi. La partecipazione di questa famiglia all'evento di domani può dare forza a un messaggio cui papa Francesco tiene molto: bisogna dire "no" alla cultura dello scarto. Vale per la bioetica, per i nascituri abortiti, ma pure per coloro che non vengono accolti. Con buona pace dei contrari. La pastorale del Santo Padre è chiara. Permangono dubbi sul come risolvere la crisi delle periferie romane.
Stando a quello che si è appreso nel corso delle prime ore di questo pomeriggio, la famiglia rom di Casal Bruciato pregherà con il Santo Padre tra qualche ora. L'invito, alla fine, è stato recepito.
Questa mattina Bergoglio ha usato parole esplicite rispetto a quello che sta avvenendo in quel quartiere della capitale. Il vescovo di Roma, in estrema sintesi, ha escluso dagli atteggiamenti propri di una "civiltà" il rifiuto di accogliere questo nucleo familiare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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