I nomadi lo sanno bene: i turisti cinesi che vengono a visitare le bellezze dell'Italia portano con sè una grossa cifra di contanti, spesso tenunti ingenuamente in borsa. Ma forse il visitatore che decide di spendere le sue ricchezze nel Belpaese, quando pianifica il viaggio, non pensa che la situazione di illegalità nelle città italiane sia tale da rendere una vacanza, spesso, più un modo per vedersi derubati dei propri beni che un viaggio di relax.
È successo ieri anche a Mestre, dopo che centinaia di queste scene si ripetono a Milano, Roma e in tutte le città più visitate d'Italia. Nel capoluogo veneziano, una turista cinese si è vista sfilare dalla borsa il portafoglio che conteneva 3mila euro in contanti. La giovane nomade, 15 anni, che ha portato a termine il colpo è però stata vista dalla Polizia Ferroviaria mentre "alleggeriva" la turista mentre questa stava salendo su un treno per Firenze.
La rom ha tentato la fuga scappando verso il sottopassaggio, ma è stata fermata dalla Polfer mentre cercava di disfarsi della refurtiva. È stata ammanettata e portata in un carcere minorile, dal quale con ogni probabilità uscirà tra qualche giorno. E tornerà a delinquere, insieme a tanti altri casi simili in giro per l'Italia. Ad esempio, alla stazione di Venezia - come riporta Veneziatoday.it - sempre ieri una nomade bosniaca di 24 anni e con numerosi precedenti a carico è stata denunciata in stato di libertà. Inutile, considerando che su di lei pendeva già un divieto di rientro nel comune veneziano per un periodo di tre anni.
Tremila euro in un colpo solo.
Questa volta non è andato a buon fine: ma chissà quanti furti avvengono nel silenzio, senza che né la Polizia Ferroviaria, né le vittime se ne accorgano in tempo. E di 3mila euro in 3mila euro si può fare una vita da nababbi. Altro che nomadi.
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