Quanto accaduto alla Fiera del volontariato a Bolzano ha dell'incredibile: volantini espliciti su sesso orale, preservativi e pratiche edonistiche omosessuali. La denuncia arriva da Alessandro Urzì, consigliere regionale e provinciale, che su Facebook ha portato alla luce i contenuti dello stand dell'associazione Centaurus Arcigay dell'Alto Adige. L'esponente di Fratelli d'Italia ha fatto notare che l'Arcigay "ha sfruttato la tribuna offerta dalla fiera del volontariato organizzata da una collaborazione fra l'Ufficio provinciale #Anziani e distretti sociali (sì, proprio la Provincia), Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone (sì proprio la Caritas diocesana), la Federazione per il Sociale e la Sanità, il Comune di #Bolzano (sì proprio quello di Caramaschi) e l’Associazione Provinciale di Soccorso Croce Bianca" per esporre argomenti non adatti a un pubblico di famiglie.
La Fiera del volontariato, infatti, è un evento che richiama un pubblico trasversale, che comprende anche famiglie con bambini e persone anziane. Una platea variegata per la quale è necessario adottare un linguaggio che sia consono e fruibile da tutti, ciò che non ha fatto l'Arcigay che, come denuncia Urzì, "ha dimostrato la solita incontinenza comunicativa usando l’opportunità della fiera del volontariato (aperta a famiglie e bambini) per farne una esibizione di messaggi diretti e senza censura". Sul banco allestito dall'associazione, infatti, facevano bella mostra di sé opuscoli informativi che trattano l'educazione al corretto sesso orale, ma anche brochure che insegnano le posizioni da assumere per il miglior amplesso da persone di sesso maschile e che spiegano come inserire nel modo giusto il preservativo.
Non sarebbe nemmeno questione di censura ma di buon gusto, che sarebbe stato richiesto anche se si fosse trattato di un'associazione non Lgbtq. Infatti, Alessandro Urzì ha precisato: "Attenzione: per quanto mi riguarda nessuna pruderie o imbarazzo. Non è questo a fare arrossire me o chiunque sia persona all’altezza dei tempi che viviamo. Ma la domanda è un’altra: è normale che sia la Provincia a organizzare assieme a Caritas diocesana e altre meritorie organizzazioni la tribuna in cui presentare il 'corso per immagini' a scena aperta per grandi e piccini di 'pompino' e persone adulte dello stesso sesso? Attenzione: il giudizio sarebbe stato lo stesso, almeno da parte mia, se si fosse offerta una rassegna di Kamasutra eterosessuale. Non per pruderie ma per contesto: si può auspicare che una fiera del volontariato nella cornice della Biolife, la fiera del benessere, possa offrire una comunicazione sobria, adatta a tutto il pubblico (maggiorenne e minorenne) e non una sceneggiatura hardcore?".
Come sottolineato dall'esponente di Fratelli d'Italia, inoltre, "può essere lodevole il carattere educativo, per gli interessati, della rassegna su come esercitare in sicurezza pratiche sessuali. Ma questo non giustifica che la scuola di sesso sicuro sia offerta senza filtri a tutto il pubblico di una intera fiera".
In chiusura del suo intervento, Urzì rende noto che "con una interrogazione chiederemo quale sia in Provincia l’assessorato che finanzia Centaurus, che ha messo piede anche nelle scuole attraverso il progetto Young Queer Generation, considerato che lo stesso viene presentato 'di formazione' per il corpo insegnante".
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