Fine dell’emergenza: cosa cambia dal 1° aprile

La fine dello stato d'emergenza riporterà l'Italia in una situazione di quasi totale normalità: ecco i cambiamenti previsti dal 1° aprile e cosa accadrà sul green pass

Fine dell’emergenza: cosa cambia dal 1° aprile

Finalmente ci siamo: dopo due lunghi anni di restrizioni, misure straordinarie, decreti legge e limitazioni alla libertà personale a causa del Covid-19, il 31 marzo scadrà lo stato d'emergenza e non verrà più prorogato. Lo ha detto poche ore fa il premier Draghi dando una svolta decisa alla lotta alla pandemia. "Continueremo a monitorare con attenzione la situazione pandemica, pronti a intervenire in caso di recrudescenze. Ma il nostro obiettivo è riaprire del tutto, al più presto".

Le novità dal 1° aprile

Ricordate le divisioni in bianche, gialle, arancioni e rosse per le Regioni italiane in base all'andamento epidemiologico? La divisione per colori cesserà di esserci: in caso di focolai o un'importante recrudescenza della pandemia si potrà intervenire soltanto per ripristinare la zona rossa. Capitolo scuole: "resteranno sempre aperte per tutti" ha affermato il premier come abbiamo scritto sul Giornale.it, "e saranno inoltre eliminate le quarantene da contatto". Sulle mascherine bisogna fare dei distinguo: non sarà più richiesto di indossarle all'aperto, come d'altra parte accade già adesso, e sarà eliminato l'obbligo di indossare le Ffp2 nelle classi, a scuola. Il ministro della Salute Speranza, pero, ha annunciato un’ordinanza che rinnoverà l’obbligo di indossare le mascherine in tutti i luoghi al chiuso che non siano le abitazioni private. Questo significa che andranno indossate al cinema, a teatro, nei locali di intrattenimento e dove si avrà musica dal vivo oltre a tutti gli eventi e gli avvenimenti sportivi che si svolgono nei palazzetti.

Cts, smart working e ristoranti

Dopo due anni, cesseranno le funzioni del Comitato tecnico scientifico. Come si legge sul Corriere, però, copriranno comunque un carica sia il presidente del Cts, Franco Locatelli, che Silvio Brusaferro, attuale portavoce del Comitato: entrambi saranno a disposizione del governo in qualità di consulenti. Ne abbiamo parlato giusto un paio di giorni fa, cosa cambierà per lo smart working? La risposta è duplice: sicuramente si tornerà negli uffici, soprattutto quelli della Pubblica amministrazione, ma tutto si deciderà tra gli accordi del singolo lavoratore con l'azienda. Per andare a fare colazione o un'aperitivo al bar e sedersi all'aperto in ristoranti e pizzerie non sarà più obbligatorio avere con sè il green pass. Discorso diverso per il chiuso, il governo sta decidendo se e quando allentare questa misura.

Le novità sul green pass

Il nodo più spinoso che riguarda la fine dello stato d'emergenza è quello sul certificato verde. Il premier Draghi ha annunciato che sarà eliminato per "fiere, sport, feste e spettacoli" ma non sono ancora chiare le modalità. Di sicuro, dal 1° aprile scadrà l'obbligo del super green pass per gli alberghi, per andare ai congressi e per partecipare a sagre e fiere. Si punta a eliminarlo del tutto per favorire la ripresa del turismo in vista della bella stagione.

Non ci sarà più il super certificato verde neanche per le attività all'aperto, discorso diverso per piscine e palestre al chiuso dove dovrebbe continuare a rimanere in vigore questa misura in attesa di un allentamento o totale eliminazione nelle settimane successive. Di sicuro, si potrà salire sui mezzi pubblici e quelli a lunga percorrenza senza bisogno di super green pass e, finalmente, dal 1° aprile il calcio tornerà protagonista con gli stadi pieni al 100%.

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