Finita la corsa di Rosetta, la sonda atterra sulla cometa 67/P

Si conclude con successo la missione della sonda Rosetta lanciata nello spazio nel marzo del 2004

Finita la corsa di Rosetta, la sonda atterra sulla cometa 67/P

Dopo 12 anni in giro per lo spazio, la sonda Rosetta è finalemente atterrata sulla cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko - nella cui orbita girava da già da due anni - sancendo così la fine della lunga missione che ha segnato un passaggio cruciale nell'esplorazione spaziale.

L'impatto con la cometa è stato accolto tra gli applusi e lacrime di gioia dagli scenziati dall'Esa, l'Agenzia spaziale europea, il cui direttore generale, Jan Worner, non nasconde l'entusiamo salutando la sonda e il suo lander: "Grazie Rosetta, grazie Philae, è stata una storia incredibile. Rosetta ci ha regalato una scienza fantastica".

A dire addio a Rosetta vi è anche il presidente dell'Agenzia Spaziale italiana, Roberto Battiston che commenta: "Rosetta ed il suo lander Philae hanno catturato l'attenzione di milioni di persone. Questa è l'Europa che amiamo, è l'Europa migliore. Ora Rosetta e Philae diventano parte dell'Universo", ha dichiarato il capo dell'Asi, sottolineando anche l'importante contibuto italiano nella missione "c'è tanta tecnologia a bordo di Rosetta e molta è italiana a dimostrazione della grande collaborazione internazionale che si attiva nelle missioni spaziali".

Infatti, di italiano c'è parecchio: il colosso aerospaziale Leonardo ha gestito la progettazione e la realizzazione degli strumenti scientifici in collaborazione con l'Istuto nazionale Astrofisica, l'università Parthenope di Napoli, il Politecnico di Milano e l'Università di Padova-Cisas; e a guidare Rosetta, nel suo viaggio finale fino alla cometa, è stato l'italiano Andrea Accomazzo, Capo della divisione Missioni Interplanetarie dell'Esa.

Rosetta, costata un miliardo di euro, era stata lanciato nello spazio nel marzo del 2004 per poi diventare nell'agosto del 2014 la prima sonda ad inserirsi stabilmente nell'orbita di una cometa. Pochi mesi dopo l'arrivo intorno alla cometa, la sonda aveva rilasciato il lander Philae approdato sul copro celeste il 12 novembre 2014, ma distruttosi con l'impatto.

Il successo della missione è fondamentale per l'avanzamento

scientifico nell'esplorazione spaziale, perchè le comete rappresentano una specie di "fossile", che racchiude i segreti della formazione del sistema solare, essendo rimaste intatte nella composizione da miliardi di anni.

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