Violenta rissa tra stranieri andata in scena a Firenze nelle vicinanze della stazione Leopolda, una scena di rabbia e di violenza presumibilmente legata ad un conflitto sorto tra pusher per il controllo del territorio.
Un quartiere, specie nella zona che comprende il Nuovo teatro del Maggio, tra via Solferino, via Il Prato, divenuto ambito e conteso luogo di spaccio di sostanze stupefacenti, e capace di catalizzare quotidianamente decine e decine di persone alla volta pure in questa situazione di limitazioni dovute all'emergenza sanitaria imposta dalla diffusione del Coronavirus. Per contrastare questo imperante degrado, i residenti ed i commercianti si sono riuniti in un comitato di quartiere, sia per comunicare e condividere quanto accade che per costituire un'entità più solida e far sentire la propria voce alle istituzioni locali. Non ultima, ad esempio, la raccolta di firme finalizzata ad ottenere un netto potenziamento delle operazioni di pattugliamento del territorio, necessaria al fine di garantire la sicurezza di chi opera o quotidianamente deve vivere ed affrontare situazioni come quella oggetto di attenzione.
Secondo quanto riportato dalla stampa locale, la furiosa rissa si è verificata durante la notte dello scorso mercoledì 15 aprile, mentre i residenti, rinchiusi in casa per rispetto delle norme anti Covid-19, non hanno potuto fare altro che riprendere le scene del pestaggio e contattare le forze dell'ordine per chiedere un loro rapido intervento sul posto.
Sono all'incirca una decina gli africani che si affrontano in mezzo alla strada, e tra di loro non volano solo pugni e calci, dato che in breve iniziano a comparire anche le prime rudimentali armi. Spuntano infatti bastoni ma anche cocci di bottiglie di vetro, precedentemente spaccate sull'asfalto per poter ottenere delle affilate estremità da rivolgere contro il rivale di turno. Botte, urla, inseguimenti, una colluttazione violenta che si è interrotta solamente quando gli uomini della questura di Firenze hanno raggiunto i facinorosi nella zona di via Il Prato. Con qualche lieve ferita addosso, ad essere fermati e condotti in centrale per le consuete operazioni di identificazione ed incriminazione sono in tutto 8 extracomunitari sulla ventina di anni d'età: sette di nazionalità gambiana e un senegalese.
Tutte persone, tra l'altro, ben note tanto ai residenti quanto ai commercianti del quartiere. Ancora in corso le indagini per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti e le motivazioni alla base del conflitto, probabilmente da ricercare nel mondo dello spaccio di droga. "Da quando è scattata l'emergenza coronavirus lo spaccio si è trasferito qui, tra la Leopolda e l'area dietro il Maggio Musicale, ed anche nei pressi del Fosso Macinante.", racconta il presidente del comitato Teatro Comunale Alessandro Papini come riportato da Firenze Today.
"Queste scene le vediamo spesso, come pure assistiamo allo spaccio di sostanze, che continua ad ogni ora. Nonostante i nostri ripetuti allarmi la situazione è fuori controllo e i residenti cominciano ad aver paura ad uscire di casa e passare lì davanti", conclude.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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