Foggia, detenuto prende a pugni agente e lo manda in ospedale

La denuncia del segretario generale nazionale del Co.s.p. Domenico Mastrulli: "Foggia non ha ricevuto un incremento di polizia penitenziaria, contrariamente alle tante promesse. Quello che emerge è la sfrontatezza della criminalità interna che oggi, come nel recente passato, alza sempre di più il tiro contro i servitori dello Stato"

Foggia, detenuto prende a pugni agente e lo manda in ospedale

Non c'è pace per il personale della casa circondariale di Foggia, che durante quest'ultimo mese ha già dovuto affrontare violente rivolte ed evasioni da parte degli ospiti reclusi, furiosi dopo la comunicazione delle restrizioni emanate dal Governo a causa dell'emergenza Coronavirus.

Il segretario generale nazionale del Co.s.p. Domenico Mastrulli ha infatti denunciato l'ennesimo episodio di aggressione commesso ai danni di un agente di polizia penitenziaria da parte di uno dei detenuti. I fatti, secondo quanto riferito dal segretario, si sono verificati durante la mattina di ieri, intorno alle ore 11:00, all'interno del reparto "Accoglienza della Reclusione". Divenuto furioso per futili ragioni, il 40enne M.M., originario di San Severo (Foggia) e pluripregiudicato per reati di droga ed aggressione, si è improvvisamente scagliato contro un assistente capo coordinatore, tramortendolo con un pugno in pieno volto.

Immediato l'allarme, con i colleghi del poliziotto ferito che cercavano di bloccare il facinoroso, ex pugile e ben piazzato. Alla fine la situazione è ritornata alla calma, e l'assistente capo è stato accompagnato nell'infermeria del carcere, dove ha ricevuto le prime cure. Per lui si è reso comunque necessario il trasferimento presso il pronto soccorso dell'ospedale Civile di Lucera, dove gli sono stati assegnati 20 giorni di prognosi per una frattura scomposta del setto nasale.

Una situazione insostenibile, dunque, quella nel carcere di Foggia. Mimmo Mastrulli torna, ancora una volta, a lanciare l'allarme. "Un detenuto, ex pugile palestrato 40enne con reati per droga, oltraggio a pubblico ufficiale, aggressione ed altro, già in precedenza resosi protagonista di altre aggressioni a P.U., ha violentemente colpito al volto, per futili motivi, l’assistente capo coordinatore, che tramortito ha perso i sensi", scrive nel suo comunicato il segretario Co.s.p., come riportato da "FoggiaToday". "Il carcere di Foggia, dopo la clamorosa evasione di massa collegata alla sommossa, oggi conta una forza detenuti di 430 soggetti rispetto ai 340 regolamentati per disponibilità di posti letto. Foggia non ha ricevuto un incremento di polizia penitenziaria, contrariamente alle tante promesse e alle fantasie di chi ha la responsabilità degli organici e delle carceri dal dipartimento. I turni continuano ad essere programmati e pianificati su otto ore e anche oltre. Il personale continua ad effettuare servizio occupando più postazioni di lavoro e la vigilanza di più detenuti", continua Mastrulli, denunciando le precarie condizioni della casa circondariale. "In questo periodo mancano anche le semplici mascherine contro il Coronavirus ed è scarsa la presenza di materiale igienizzante per il personale. Quello che emerge è la sfrontatezza della criminalità interna che oggi, come nel recente passato, alza sempre di più il tiro contro i servitori dello Stato.

Non possiamo continuare a guardare quelle immagini dei 77 reclusi in fuga; né assistere all'immagine di galeotti sulle sbarre che occupano il carcere e gli agenti all’esterno come 'sfrattati'. Non possiamo continuare a rimanere in silenzio senza alcun provvedimento che il caso richiede con urgenza.", aggiunge, concludendo così il suo accorato appello.

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