Fuga dei pensionati in Portogallo: "Qui benestanti e senza tasse"

Circa 6mila italiani pensionati hanno deciso di trasferirsi in Portogallo per via dei servizi efficienti e dell'assenza di tasse sulla pensione

Fuga dei pensionati in Portogallo: "Qui benestanti e senza tasse"

C'è un paradiso terrestre per pensionati non molti distante dall'Italia. E con un clima tutto sommato simile. Circa 6mila italiani pensionati hanno preso la via del Portogallo per passare gli anni della pensione in pace. E soprattutto senza dover pagare tasse aggiuntive.

I pensionati e il Portogallo

A raccontarlo alla Stampa è stato Valentino Cavallin, padovano trasferitosi a Lisbona per godersi il meritato riposto dal lavoro. "Volevo andarmene dall’Italia - dice Cavalli - Sono sempre stato un viaggiatore. Mi piace la natura. Cammino tanto. Volevo chiudere in bellezza. Ma questo della pensione intera è stato un grande regalo, non si può negare. Diciamo la verità: è un porto franco. Un modo per attrarre capitali. Perché bisogna moltiplicare la mia vita per tutti quelli che stanno arrivando: paghi l’affitto, vai al ristorante, ti muovi, vivi, spendi. È naturale".

Poi continua: "Ho lavorato nell’abbigliamento dal 1971. Operaio nel settore camiceria e capi spalla. Pisa, Asiago, Milano, Forlì. Avevo 22 anni quando ho cominciato. Mi sono messo per conto mio nel 1984. Ho avuto l’idea di dedicarmi all’abbigliamento per ciclisti. Eravamo io e mia moglie, casa e bottega. Siamo cresciuti lentamente. Ma nell’anno di grazia 2008 eravamo arrivati a 270 mila euro di utili con 18 dipendenti e 12 collaboratori esterni. Da allora, un lento e inesorabile declino". La crisi, i problemi, poi dopo 45 anni di contributi arriva finalmente la pensione. Che in Portogallo vale molto di puù che in Italia: "In Italia prendevo 2250 euro al mese. Qui, senza ritenute, arrivo a 3187,44".

L'Inps accredita la pensione lorda, come previsto da accordi tra Italia e Portogallo. E l'erario locale non aggiunge tasse. Come fare? Basta ottenere un certificato di "residenza non abituale" dopo aver vissuto per 183 giorni l'anno nel paese. E poi godersi la pensione.

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