"Nessun ricovero in ospedale". Ecco il piano sanitario per il G7

Presentato il piano sanitario in Sicilia per i giorni del summit internazionale

"Nessun ricovero in ospedale". Ecco il piano sanitario per il G7

Tutto pronto a Taormina per ospitare il G7, il summit internazionale che vedrà i big delle sette potenze mondiali (Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d'America) insieme in Sicilia.

Ma se da un lato la Regione si è attrezzata per ospitare al meglio le delegazioni estere, dall'altro ha tolto qualcosa ai cittadini. E questo qualcosa è la sicurezza sanitaria. Saranno infatti sospesi, nei giorni del G7 i ricoveri nell'ospedale San Vincenzo di Taormina.

"Le emergenze saranno sempre assicurate mentre i ricoveri e gli interventi ordinari potranno essere tranquillamente dirottati verso altri ospedali o rinviati di qualche giorno. Non cambia assolutamente nulla da questo punto di vista" ha dichiarato l'assessore alla Salute della Regione siciliana, Baldo Gucciardi, a margine della presentazione del piano sanitario per il G7 di Taormina a Palermo. "Nulla di particolarmente sconvolgente" chiosa l'assessore. Il piano, che ha ottenuto il via libera dai ministeri degli Esteri e dell'Interno, è costato alla Regione 500mila euro, sarà operativo a partire dal 24 maggio e non riguarda solo il nosocomio di Taormina.

È stata messa a dettaglio ogni cosa. Quattro posti medici avanzati per la prima stabilizzazione dei pazienti, 8 mezzi medicalizzati (di cui 6 nella zona rossa di Taormina), 5 di rianimazione e 12 di soccorso, un'eliambulanza di ultima generazione e 400 operatori sanitari pronti a fronteggiare qualsiasi emergenza Nbcr (Nucleare, biologico, chimico e radiologico). Oltre a un team di 120 soccorritori 'dedicatì e 8 ambulanze da trasporto nella zona rossa. Un piano che vede coinvolti l'assessorato regionale alla Salute, le Aziende sanitarie provinciali dell'Isola, il 118, l'ex Inaer, e i volontari del Dipartimento della Protezione civile regionale e della Croce Rossa. Complessivamente saranno impiegati dieci rianimatori, sedici medici di emergenza, venticinque infermieri di emergenza e sessanta volontari della Croce rossa e altrettanti della Protezione civile. "Avremo anche una tenda di decontaminazione, mentre al Garibaldi sarà attiva un'unità di biocontenimento", ha spiegato Fabio Genco, referente regionale siciliano del G7.

Un piano sanitario senza dubbio capillare, peccato, però che oltre ad essere sospesi i ricoveri a Taormina, nei giorni del G7 addirittura gli interventi chirurgici sono stati sospesi anche a Catania e Messina, urgenze escluse.

Ma tutto questo per l'assessore alla Sanità è solo "qualche piccolo disagio". È tutto pronto per un attacco chimico, ma per il resto in quei giorni Taormina, Catania e Messina, è vietato ammalarsi. Non sono mancate infatti le polemiche.

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