Garlasco, l'accusa ricorre contro l'assoluzione di Stasi: "Il processo è da rifare"

Il pg di Milano contro la decisione della Corte d'appello: "Motivazione illogica". E chiede una nuova perizia sulle macchie di sangue

Garlasco, l'accusa ricorre contro l'assoluzione di Stasi: "Il processo è da rifare"

Il processo di Garlasco non si arresta: il sostituto procuratore di Milano, Laura Barbaini, ha infatti presentato ricorso in Cassazione contro la sentenza della Corte d'appello che il 6 dicembre ha confermato l'assoluzione di Alberto Stasi, accusato per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi. Quella della corte è infatti una motivazione "illogica e contraddittoria", secondo il pg. Il magistrato ora chiede un nuovo processo e una nuova perizia sulle macchie di sangue, dato che in appello i singoli indizi non sono stati considerati complessivamente.

In particolare, nelle venti pagine del ricorso il rappresentante dell'accusa contesta l'ipotesi secondo cui il 13 agosto 2007 Chiara Poggi sarebbe stata uccisa da un ladro o da uno sconosciuto.

Le modalità dell’omicidio, infatti, fanno pensare a una "relazione personale consolidata" tra la ragazza e l'aggressore, che ha agito con "ferocia" e spinto da "un’emotività esasperata". La nuova perizia, inoltre, servirebbe ad accertare se Stasi potesse non sporcarsi le scarpe col sangue della vittima presente a larghe chiazze sul pavimento della villetta.

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