Importante indagine a Genova riguardante un giro di mazzette ai necrofori per mettere le mani sul maggior numero di salme. Tra gli indagati ci sarebbe anche un brigadiere del nucleo di polizia tributaria. Secondo quanto emerso titolari di pompe funebri avrebbero allungato tangenti ai necrofori dell’obitorio dell’ospedale San Martino di Genova. Al momento gli indagati per corruzione sarebbero tre necrofori e tre agenti di pompe funebri.
Il finanziere indagato sarebbe invece accusato di essere entrato abusivamente nel sistema informatico accedendo a dati riservati. Il brigadiere avrebbe infatti carpito informazioni su un titolare di una agenzia funebre e le avrebbe poi comunicate a un suo amico, anche lui del medesimo settore. Il tutto dopo essere entrato nel sistema Serpico che raccoglie i dati sugli indagati. Come emerso dall’avviso di conclusione indagini emesso dal pubblico ministero Massimo Terrile a tutti gli avvocati degli accusati.
Secondo quanto raccolto, gli addetti alle camere mortuarie del San Martino avrebbero ricevuto mazzette in cambio di soffiate riguardanti i nomi dei parenti dei defunti.Ogni spiata avrebbe avuto un prezzo che variava dai 50 ai 100 euro.
Il necroforo avvisava l’agenzia privata di un recente decesso e, subito dopo, avvicinava i parenti per consigliare a chi rivolgersi per il funerale. La legge invece prevede che gli addetti alle camere mortuarie diano l’elenco completo delle agenzie funerarie, in modo da lasciare la libera scelta alle persone.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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