Tra le mozioni approvate durante l'ultimo consiglio comunale di Genova ce n'è una "patriottica". Nonostante qualche polemica, sia a destra che a sinistra, palazzo Tursi ha fatto passare il documento che impegna il sindaco Bucci e la giunta comunale a modificare il regolamento in modo che, a partire dalla prossima seduta consiliare, venga suonato il "Canto degli Italiani", cioè l'inno nazionale. Genova Today racconta che la mozione è stata approvata con 18 voti favorevoli e 16 contrari. Un voto che ha spaccato la maggioranza di centro-destra, con due consiglieri della Lega che, a sorpresa, hanno votato no. Favorevoli tutti gli altri esponenti della maggioranza: Lega, Vince Genova, Fratelli d'Italia e Noi con l'Italia. Contrari, invece, Pd, M5S e lista Crivello (vicina al Pd).
Diversi - e tutti bocciati - gli emendamenti presentati dalla minoranza prima della discussione e del voto sulla mozione. Alessandro Terrile (Pd) aveva chiesto di coinvolgere l'orchestra del Carlo Felice, o altre filarmoniche cittadine come quella di Sestri Ponente, che per prima suonò "Fratelli d'Italia" il 10 dicembre 1847 a Oregina, sopra il quartiere di Principe, quando Genova era una delle città più importanti del Regno di Sardegna e il Regno d'Italia ancora un'idea di uno sparuto gruppo di patrioti. Maria José Bruccoleri (lista Crivello) aveva invitato il consiglio a prevedere, insieme all'inno d'Italia, l'esecuzione dell'"Inno alla Gioia" di Beethoven, dal 1972 inno europeo, mentre Luca Pirondini (M5S) aveva sfidato il sindaco Bucci chiedendo la convocazione di audizioni pubbliche per accertare le qualità canore dei consiglieri. Tutte e tre le mozioni sono state respinte.
Non è la prima volta che un Comune approva una decisione del genere. In passato una misura analoga era stata varata a Massa, Montevarchi, Siena e L'Aquila. L'inno nazionale italiano, conosciuto da tutti come "Fratelli d'Italia", in realtà ha come titolo ufficiale il "Cantico degli Italiani".
Il testo è stato scritto e musicato da due patrioti genovesi: rispettivamente Goffredo Mameli, morto a Roma durante l'assedio che sancì la fine della breve esperienza della Repubblica romana, e Michele Novaro, che dopo averne composto le musiche fondò proprio a Genova una scuola corale popolare, prima di morire povero e dimenticato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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