"La patria, amici, non ha nulla a che vedere con il c*lo del presidente che dovete baciare". Lo sfogo è risuonato forte e chiaro davanti alla pleatea russa radunata per un concerto. E, dopo qualche attimo di incertezza, è esplosa un'ovazione. Ieri sera a Ufa, nella regione orientale della Bashkiria, in Russia, un applauso ha accolto le parole pronunciate dalla rockstar Yuri Shevchuk contro Vladimir Putin. Il cantante, leader della band Ddt, si è lasciato andare a quell'intervento polemico al termine della proprioa esibizione. E subito, ad attenderlo dietro le quinte, c'erano le forze di sicurezza.
L'episodio avvenuto sul palco è stato ripreso dagli smartphone di diversi fan, che in quel momento stavano immortalando i momenti finali dello spettacolo musicale. "La patria è una povera vecchietta che vende patate alla stazione", ha esclamato il cantante russo, denunciando l'adulazione nei confronti di Vladimir Putin. Poi è partita la più esplicita contestazione alla guerra in Ucraina. "Ora la gente viene uccisa in Ucraina. Perché? I nostri ragazzi muoiono laggiù, perché? Giovani ucraini e russi stanno morendo, gli anziani, le donne i bambini stanno morendo. Per i piani napoleonici del nostro altro Cesare?", ha affermato Yuri Shevchuk.
«Родина, друзья, это не жопа президента, которую нужно всё время мусолить, целовать»
— Вот Так (@vottak_tv) May 18, 2022
В соцсетях появилось видео с концерта группы «ДДТ», на котором Юрий Шевчук сделал достаточно смелые заявления. pic.twitter.com/7b0IVwco9I
Di recente il chitarrista, molto popolare in Russia, si era rifiutato di esibirsi in una sala da concerto al cui ingresso era stata affissa a caratteri cubitali la lettera "Z", diventata il simbolo della cosiddetta "operazione militare speciale" ordinata da Putin. E anche in quel caso la sua decisione non era passata inosservata. Ieri sera, la ferma condanna alla guerra e quell'applauso spontaneo, prima timido poi più convinto, del pubblico. A seguito dell'accaduto, come riporta Ovd-Info, alcuni agenti delle forze di sicurezza si sono presentati nel backstage per interrogare il musicista.
Shevchuk, a quanto si apprende, è stato trattenuto per accertamenti e segnalato per violazione della legge contro le informazioni che screditano le forze militari, norma approvata dalla Duma dopo l'avvio dell'offensiva militare in Ucraina.
Il noto chitarrista russo è uno dei pochi artisti ad aver espresso - anche in passato - posizioni apertamente ostili a Putin. In una delle sue più controverse canzoni, "Kogda zakonchitsya neft", lo stesso Shevchuk canta: "Quando il petrolio si esaurirà, il nostro presidente morirà".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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