Arriva il “sì” dell’Italia e Geo Barents ha un porto sicuro ad Augusta con i suoi 410 migranti a bordo. Si tratta degli stranieri soccorsi dalla nave di Medici senza frontiere a largo della Libia otto giorni fa in quattro operazioni differenti e rimasta in attesa di un porto nel quale attraccare. A bordo dell’imbarcazione sono presenti 91 minori non accompagnati e fra loro ci sono 21 ragazzi di età compresa tra i 13 e i 15 anni. Si contano anche le persone con malattie croniche che necessitano di cure mediche specifiche, stranieri con difficoltà motorie a causa di disabilità o lesioni e una donna in stato di gravidanza. Fra loro una quarantina di migranti hanno riportato bruciature da carburante, disidratazione, ipotermia e infezioni della pelle. In moto quindi la macchina di accoglienza nel porto siciliano dove il personale sanitario si occuperà, come da prassi, di eseguire il protocollo sanitario anti Covid per accertare che non ci siano casi di positività al virus. Le Forze dell’ordine al lavoro per le operazioni di identificazione e il governo di Roma che, ancora una volta, si trova a fronteggiare l’ennesimo arrivo imponente di migranti di fronte al silenzio di Malta.
La nave di Medici senza frontiere dopo aver recuperato gli scorsi giorni i migranti nel cuore del Mediterraneo, ha chiesto infatti un porto sicuro a Malta e Italia. Da La Valletta, come da copione, non ci sono state risposte positive e il ministero dell’Interno italiano ha acconsentito allo sbarco ad Augusta. Dall’Africa, in particolar modo dalla Libia, i flussi migratori dall’inizio dell’anno ad oggi sono stati sempre imponenti. Interrotte solamente dalle sfavorevoli condizioni climatiche, le partenze verso il Mediterraneo centrale, sono state costanti anche durante la fase clou della pandemia in Italia. Ad oggi lungo le nostre coste sono approdati 18.580 migranti e, visto l’andamento delle ultime settimane, non si preannuncia un’estate tranquilla.
E questo lo sa bene Geo Barents. Entrata in funzione da circa un mese, la nave di Medici senza frontiere nel momento in cui ha ufficializzato di esser pronta ad entrare in mare aperto, ha preannunciato di prestare la propria attività giusto vicino le acque libiche.
I migranti che si imbarcheranno su barchini e gommoni pronti ad affrontare i viaggi della speranza, potranno quindi usufruire di un mezzo pronto a trasformarsi in taxi del mare. Nel frattempo l’Italia rimane sempre più isolata nella gestione dell’accoglienza e il premier Mario Draghi punta al prossimo Consiglio europeo del 24 e 25 giugno guardando anche agli accordi con i Paesi extra Ue.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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