La gita, poi il volo nel vuoto: chi sono le 14 vittime al Mottarone

Due bambino, giovani e anziani tra le vittime, probabilmente turisti. Un bimbo ferito gravemente e uno deceduto in ospedale a Torino

La gita, poi il volo nel vuoto: chi sono le 14 vittime al Mottarone

Sono 14 le vittime della tragedia del Mottarone, causata dalla rottura di un cavo della funivia che dal paese di Stresa sul lago Maggiore sale fino al pianoro della vetta del monte facente parte del complesso alpino. Mancavano 300 metri per raggiungere l'ultima stazione della funicolare e concludere il percorso, che nella sua interezza ha una durata di circa 20 minuti. All'improvviso la cabina è precipitata. Al suo interno c'erano 15 persone, solo uno è sopravvissuto. Si tratta di un bambino che pare abbia 5 anni e che si trova ora ricoverato in gravi condizioni all'ospedale Cto di Torino.

Il bilancio è stato reso ufficiale dal soccorso alpino solo pochi minuti fa, dopo aver ritrovato anche l'ultimo corpo. Tra le vittime c'è anche un bambino, che non è sopravvissuto all'impatto. Lo ha detto ai giornalisti la sindaca di Stresa Marcella Severino che si trova sul posto. "C'è un bambino di 2 anni, qualche ragazzo, degli anziani e immaginiamo anche i genitori dei due bambini feriti. Siamo in mezzo al bosco", ha proseguito il primo cittadino di Stresa. Il sindaco, poi, h a proseguito: "Oggi non cerchiamo le cause, prima della riapertura di ieri sono stati fatti i collaudi, e anche stamane, il manutentore riferisce che era tutto in ordine. Qui c'è la fune, ed è tranciata di netto".

A bordo pare si trovavano anche turisti stranieri, che da sempre amano trascorrere le loro vacanze in questo fazzoletto di Piemonte sul lago Maggiore. "Tra le vittime c'è qualche straniero ma sull'identificazione preferiamo mantenere ancora la riservatezza", ha detto Giorgio Santacroce, tenete colonnello del Nucleo operativo dei carabinieri di Verbania. Il tenente colonnello, quindi, ha riferito una prima dinamica dei fatti: "La cabinovia su cui viaggiavano 15 persone è precipitata per 15-20 metri, poi ha rotolato per qualche decina di metri e si è fermata contro due tronchi di alberi".

Il soccorso alpino sta lavorando alacremente sul Mottarone per il recupero delle salme dalla carcassa della cabina. "Sono più di 20 anni che sono al soccorso alpino, dal 1998 sono formatore della scuola nazionale e responsabile della provincia di Verbania da nove anni. Una cosa così grossa non l'ho mai vissuta qui, sono stato a Rigopiano e in altri eventi tragici in Italia, ma da noi mai così", ha detto l'Adnkronos Matteo Gasparini, responsabile del soccorso alpino della provincia di Verbania. È lui a riferire della possibilità di vittime straniere: "Sono stato contattato per capire come fare con l'ambasciata".

Dei due bambini, uno ha avuto necessità di essere intubato ed è stato rianimato poco dopo l'arrivo in ospedale. L'altro, invece, è arrivato cosciente nell'ospedale torinese ed è in questo momento in sala operatoria per stabilizzare le fratture agli arti. "La situazione è critica, entrambi i bambini sono in prognosi riservata, in pericolo di vita", hanno detto Giovanni La Valle e Fabrizio Gennari, rispettivamente Direttore sanitario della Città della Salute di Torino e Direttore della chirurgia pediatrica del Regina Margherita. Poco dopo, il bambino di 9 anni è deceduto all'interno dell'ospedale. Sale a 14 il conto delle vittime.

"Con grande dispiacere nonostante gli sforzi infiniti che l'ospedale ha messo in campo per il bambino più grande, purtroppo il bambino è appena deceduto. Ha avuto un arresto cardiaco da cui non siamo più riusciti a riprenderlo", hanno detto i due medici. "Adesso continueremo a lavorare sul secondo bimbo per fare tutto quello che possiamo per salvarlo", ha aggiunto La Valle. I medici, poi, hanno fatto un appello affinché "se qualcuno conosce e ci può dare qualche informazione in questo momento non sappiamo chi siano".

Il comando dei Carabinieri ha reso nota l'identità di 12 delle 14 vittime dello schianto al Mottarone. Si tratta di Amit Biran, nato in Israele il 2 febbraio 1991 e Tal Peleg, nata in Israele nel 1994, entrambi residenti a Pavia ed il loro bambino, Tom Biran di soli due anni. Barbara Cohen Konisky, nata in Israele nel 1950, Itshak Cohen, nato in Israele nel 1939. Mohammadreza Shahaisavandi, iraniano di 23 anni residente a Diamante (Cosenza) e la sua fidanzata Serena Cosentino, nata a Belvedere Marittimo (Cosenza) il 4 maggio del 1994 e residente a Diamante (Cosenza). E poi ancora Silvia Malnati, nata a Varese nel 1994 e il fidanzato Alessandro Merlo, nato a Varese nel 1992. Vittorio Zorloni nato a Seregno, Milano, l'8 settembre del 1966, residente a Vedano Olona (Varese).

Ed ancora, Angelo Vito Gasparro, nato a Bari il 24 aprile 1976, residente a Castel San Giovanni (Piacenza) e sua moglie Roberta Pistolato, nata a Bari il 23 maggio del 1981, residente a Castel San Giovanni (Piacenza), che proprio oggi festeggiava 40 anni.

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