Di volontariato ne farà ancora, ma di tornare in Siria non se ne parla. Greta Ramelli, una delle due ragazze rapite in Siria e poi liberate, dopo un periodo di prigionia, ha risposto in serata a un'intervista alla compagna Vanessa pubblicata da Repubblica.
"Ho intenzione di intensificare le mie attività di volontariato in Italia", ha detto, chiarendo però di non avere "nessuna intenzione" di tornare in Siria, dove è stata trattenuta come ostaggio e poi rilasciata dietro pagamento di una forte somma di denaro. Una vicenda che ha acceso l'opinione pubblica.
Un commento, quella della Ramelli, reso necessario dalle dichiarazioni fatte dalla Marzullo, che invece aveva detto che in Siria, lei e Greta, ci sarebbero tornate, per continuare ad aiutare il popolo siriano, "massacrato da una dittatura tremenda di fronte alla quale il mondo ha fatto e fa ancora finta di niente".
L'intervista a Repubblica, pubblicata questa mattina, ha scatenato un putiferio. A parlare per primo il fratello di Vanessa, che su facebook ha criticato il giornalista che l'ha scritta, spiegando che la sorella non aveva rilasciato "nessuna intervista, anzi è stata proprio rifiutata".
Una critica a cui il giornalista, Paolo Berizzi, ha
risposto in poche ore, sostenendo che il padre di Vanessa probabilmente ha "perso la memoria e la vista insieme" e spiegando che l'incontro con la Marzullo era avvenuto eccome, il 14 marzo a Verdello, nella sua trattoria.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.