"Hai mangiato una baguette fatta da un gay", "Se l'avessi detto io...": scontro tra Luxuria e Adinolfi

Luxuria si lascia andare a una battuta su Adinolfi ma il popolo del politicamente tace: se fosse capitato a parti invertite, cosa sarebbe successo?

"Hai mangiato una baguette fatta da un gay", "Se l'avessi detto io...": scontro tra Luxuria e Adinolfi

L'Italia si continua a confermare il Paese dei "due pesi e due misure" e ne è una dimostrazione lampante quanto accaduto a Le Iene con Vladimir Luxuria. L'attivista LGBT e opinionista televisiva, ex parlamentare della Repubblica italiana si è scagliata contro Mario Adinolfi, noto per le sue posizioni diametralmente opposte per quanto concerne il mondo omosessuale. L'augurio è che l'Italia si sia improvvisamente riscoperta un Paese libero in cui è possibile fare ironia su tutto. Un Paese in cui si sia ritrovata la leggerezza di pensiero senza analizzare e soppesare ogni parola, visto il silenzio attorno a quanto detto da Vladimir Luxuria nei confronti di Mario Adinolfi. Il dubbio, invece, il silenzio sia dovuto solamente al fatto che, per il politicamente corretto imperante da qualche tempo in Italia, Luxuria si trovi "dalla parte giusta" mentre Adinolfi "dalla parte sbagliata". Questo renderebbe legittima qualunque battuta nei suoi confronti, che non sarebbe permessa a parti invertite.

Il botta e risposta a distanza

Quali sono state le parole utilizzate dall'attivista dei diritti civili? Luxuria, ironizzando sulle posizioni nette di Mario Adinolfi, ha affermato: "Vi assicuro che esistono anche gay fornai. Magari Adinolfi ti sei mangiato una baguette fatta dalle mani di un gay, fattene una ragione". La frase è stata accompagnata dal gesto dell'ombrello, chiaro riferimento al doppio senso della sua frase. Dagospia ha fatto notare che oltre all'allusione sessuale, a voler vedere bene potrebbe esserci anche una punto da bodyshaming in quest'affermazione. Il sito di Roberto D'Agostino, quindi, pone la domanda provocatoria: "Se fosse stato un etero, la Gestapo Arcobaleno che avrebbe fatto?". A stretto giro è poi arrivata la risposta di Mario Adinolfi stesso, che ricalca nel significato quanto già detto da Dagospia: "Se avessi mai osato coniare analoghi gesti e battute nei confronti di Luxuria, oggi i carabinieri sarebbero venuti ad arrestarmi. La volgarità si commenta da sola, fa capire chi sono i veri potenti, ormai inclini alla prepotenza".

Luxuria commenta Pio e Amedeo

L'intervista di Vladimir Luxuria ha toccato anche il tema dello sketch di Pio e Amedeo nell'ambito della discussione sul ddl Zan che, come ha annunciato il suo promotore nel pomeriggio di oggi, è passato in Commissione giustizia, con 12 voti a favore e 9 contrari, dove ora verrà esaminato nella stessa stesura approvata alla Camera a novembre. "Li conosco da tanto tempo. Con loro siamo andati in Russia da Putin a urlare ‘Gay is ok’ in russo. Hanno provato con me che cos’è l’omofobia, quando ci hanno acciuffati portandoci via a folle velocità in macchina. Li ricordo piangere, si sono cagati sotto. Ora li vediamo ridere", ha ricordato l'attivista.

Luxuria rifiuta per loro l'etichetta di omofobi, "so che non lo sono", ma non si esime dal muovere una critica: "Nello sketch che hanno fatto sembra che alla parola ‘frocio o ricchione’ ci si possa ridere sopra.

Posso farlo io che sono autoironica: un adolescente non ci ride, piange. Si sentirebbe ferito. Loro non volevano giustificare la parte violenta, ma non basta una risata. Ci siamo sentiti anche dopo lo sketch, ci siamo sentiti ma non riesco a non volergli bene".

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