Il ddl Cirinnà sarebbe dovuto essere il festival dell'unione (gay) e dell'amore. E invece al momento l'unico obiettivo che è riuscito a raggiungere è stato quello di spaccare la variopinta famiglia dei democratici. Lo sposalizio tra cattodem e ex Pci, è noto da tempo, è in crisi evidente. Ci son stati divorzi anche dolorosi e chi non ha ancora voltato le spalle a Renzi fa la vita da separato in casa.
Ora, però, le anime del Pd sono di nuovo ai ferri corti. E tutto per colpa delle legge sui matrimoni gay. Uno scherzo del destino. Oggi il ddl Cirinnà torna in Aula ed è il momento della verità. Nel pomeriggio inizieranno le votazioni sul testo e la battaglia si preannuncia durissima. Altro che lanci di piatti dalla finestra.
Il Parlamento è in attesa di sapere se Renzi deciderà di far votare il "supercanguro" che farà decadere tutti gli emendamenti alla legge, tra cui - appunto - quelli dei cattolici del Pd. Che sull'articolo 5, quello che prevede la stepchild adoption , non solo sono dubbiosi, ma proprio contrari. Hanno provato a proporre affidi rafforzati e altre soluzioni, ma per ora l'anima gay friendly del Pd non ha ceduto alcuna posizione. Anzi. Deve essere molto infastidita dalle manovre dei cattodem. Daniele Viotti, europarlamentare del Partito Democratico, infatti, non l'ha mandata a dire ai colleghi di partito. "La dico semplice, ma non mi vengono altre parole: i senatori Di Giorgi, Lepri e i cattodem hanno rotto il cazzo".
Chiaro e diretto. Non c'è che dire. Non certo un modo per rappacificare i "coniugi Pd".
"Non conosco personalmente la Di Giorgi - ha detto poi a Repubblica Viotti - ma se la Regione Piemonte non è mai riuscita ad approvare una legge contro le discriminazioni è solo ed esclusivamente colpa di Lepri... Lo posso dire anche in inglese o in spagnolo ma poco cambia".Cioè che nel Pd la ferita è profonda. E che dal voto del ddl Cirinnà bisogna attendersi fuochi d'artificio.
La dico semplice, ma non mi vengono altre parole: i senatori Di Giorgi, Lepri e i cattodem hanno rotto il cazzo#buongiorno #cirinnamoreremo
— Daniele Viotti (@danieleviotti) 16 Febbraio 2016
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