Sono sei i sopravvissuti alla tragedia dell'aereo precipitato lunedì notte in Colombia. Settantuno persone morte, un'intera squadra di calcio sterminata, con loro giornalisti, staff tecnico ed equipaggio.
I sopravvissuti iniziano adesso a parlare, ancora evidentemente scossi e raccontano le prime dinamiche dello schianto. Erwin Turin è uno di questi, tecnico di volo boliviano che racconta ai giornalisti di aver seguito i protocolli di sicurezza e di essersi salvato perché è riuscito a non alzarsi in piedi per chiedere aiuto: "Sono sopravvissuto perché ho seguito i protocolli di sicurezza. Di fronte a quel che accadeva, molti si sono alzati dai seggiolini e hanno cominciato a gridare. Io ho messo le valigie in mezzo alle gambe per formare la posizione fetale che si raccomanda negli incidenti".
Anche la hostess Ximena Suarez è riuscita a mettersi in salvo riportando una frattura alla tibia e al perone della gamba destra: "Le luci si sono spente poco prima dell’impatto. Non mi ricordo altro", racconta l'assistente di volo.
Tre sono i giocatori sopravvissuti al disastro, il portiere Danilo invece, arrivato in ospedale ancora vivo, è morto per le gravi complicazioni riportate. Il difensore del Chapecoense Alan Ruschel è stato individuato da un bambino di dieci anni durante i soccorsi, ha riportato traumi multipli, una frattura della decima vertebra e una lesione spinale.
Al portiere ventiquattrenne Jackson Follman è stata amputata la gamba destra e rischia adesso anche l'amputazione della sinistra mentre il difensore Neto, ultimo sopravvissuto trovato nei resti dell'aereo è stato trasportato in ospedale con un trauma cerebrale e fratture esposte agli arti.
Tra i superstiti anche il giornalista di Radio Oeste Capital, Rafael Henzel Valmorbida ricoverato in prognosi riservata.
Secondo alcune fonti Ivan Tozzo, vice presidente della Chapecoense, ha offerto lo stadio per commemorale i funerali delle vittime che torneranno con molta probabilità in Brasile venerdì a bordo di quattro aerei dell'aeronautica militare come riporta il Corriere della Sera.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.