Lampedusa, hotspot ancora pieno: forze dell'ordine allo stremo

Da settimane le forze dell'ordine a Lampedusa operano in condizioni disagevoli: turni massacranti di oltre 24, niente riposo e servizi estenuanti

Lampedusa, hotspot ancora pieno: forze dell'ordine allo stremo

Prima della visita di Matteo Salvini a Lampedusa, il Viminale ha predisposto lo svuotamento dell'hotspot dopo settimane in cui nella struttura erano ospitati tra i 1000 e i 2000 migranti. Nel frattempo, però gli sbarchi non si sono interrotti, com'era prevedibile visto il periodo. Ogni giorno arrivano sull'isola centinaia di migranti e, nonostante si siano intensificati i trasferimenti, verso la Sicilia, l'hotspot continua a ospitare più persone di quelle che potrebbero esserci. Il tutto sulle spalle delle forze dell'ordine, che ora denunciano il loro disagio.

Ieri sono stati trasferiti, su disposizione della prefettura di Agrigento, 107 migranti con il traghetto di linea Sansovino. 20 tunisini sono stati imbarcati con un volo charter per Potenza e da qui verranno rimpatriati. Inoltre, altri 80 sono stati trasferiti con la motonave Cossyra che è giunta all'alba a Porto Empedocle. Per questa mattina, inoltre, è previsto un nuovo trasferimento di 120 migranti, che verranno imbarcati sempre con il traghetto di linea Sansovino.

Ma mentre si cerca di vuotare l'hotspot, gli sbarchi non si interrompono. Questa mattina all'alba sull'isola sono arrivati 56 egiziani a bordo di un'imbarcazione partita dalla Libia. La carretta del mare è stata intercettata a circa 3 miglia dalla costa dalla motovedetta Pv7 della Guardia di finanza. Si aggiungono agli oltre 460 migranti già presenti all'interno della struttura, che torna così a superare le 500 presenze.

Oltre al disagio di operare in una condizione di emergenza costante all'interno dell'hotspot, le forze dell'ordine si trovano anche costrette a lavorare in condizioni disagevoli per effettuare i trasferimenti da Lampedusa agli altri centri per i migranti sulla terraferma. "I carabinieri impegnati nella gestione degli sbarchi a Lampedusa e nei trasferimenti dei migranti dal mare alle coste italiane sono sottoposti a turni massacranti di oltre 24 ore dal momento in cui attaccano il turno notturno fino al giorno dopo, senza potersi riposare, cambiare d'abito o semplicemente sedere mentre attendono di staccare dal turno", denuncia il sindacato Unarma. Una rimostranza simile era stata fatta dai sindacati di polizia per quanto concerne gli agenti impegnati nello stesso servizio.

"Non c'è concesso riposare né prima né dopo il servizio notturno. Se si considerano le attese del personale per solcare le acque italiane e i trasbordi delle navi, con circa 450 passeggeri da contenere a bordo (come sempre senza assistenza medica né interprete), i tempi morti nel cambio turno e i trasferimenti del personale in caserma, i dipendenti dell'Arma in Sicilia oggi lavorano senza pause per il recupero psicofisico e oltre i limiti consentiti per legge", continua la nota.

Una situazione ignorata dal Viminale, che non tiene conto dell'impegno richiesto agli uomini delle forze dell'ordine per gestire una situazione emergenziale.

"a non prova imbarazzo, leggendo le recriminazioni delle rappresentanze sindacali, chi è chiamato ad organizzare nel dettaglio la dislocazione delle forze dell'ordine in tutte le fasi della gestione dei flussi degli immigrati irregolari? La denuncia di Unarma è impietosa, senza appello, ma siamo sicuri che al Viminale staranno pensando ad altro", sottolinea il senatore della Lega Pasquale Pepe, responsabile del dipartimento Mezzogiorno del partito.

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