"Per i nostri figli niente scuola, ora denunciamo la Azzolina"

Il dramma dei disabili abbandonati. Il presidente di ParlAutismo: "Non sappiamo nulla sull'avvio della scuola per i nostri figli". E prepara la denuncia per il governo

"Per i nostri figli niente scuola, ora denunciamo la Azzolina"

L’italia si sta avviando alla riapertura delle scuole in tutte le Regioni cercando di regolarizzare ogni procedura anticovid. Ma l’inclusione degli alunni disabili sembra essere una tematica ancora non affrontata dal ministro Lucia Azzolina.

Parole sofferte, quelle del presidente di ParlAutismo Rosi Pennino, che ha denunciato, attraverso ilGiornale.it, la situazione di più di 5mila famiglie nelle quali sono presenti ragazzi disabili e il silenzio da parte del governo Conte. “Noi famiglie non sappiamo nulla sull'avvio della scuola per i nostri figli. Nulla! A quanto pare la realtà è che in qualche maniera l’esecutivo romano sta differenziando in tutto lo Stivale cittadini di serie A e cittadini di serie B. In barba all’articolo 3 della nostra Costituzione ai nostri ragazzi verrà negato l’inizio dell’anno scolastico perché non abbiamo nessun tipo di indicazione”.

La scuola è stata pesantemente colpita dalla quarantena. Affidata alla buona volontà degli insegnanti e dei dirigenti scolastici che hanno sperimentato la didattica a distanza. Ed è proprio a causa della quarantena che le circa 300mila persone disabili con relative famiglie sono state emarginate. Per loro nessuna lezione in videoconferenza, abbandonati forzatamente dagli insegnanti di sostegno. Questi bambini sono tornati a carico completo delle famiglie. Un dramma all’interno di un'emergenza in cui le famiglie hanno dovuto affrontare un disagio psicologico causato dalla quarantena, dai lutti, dall’angoscia della malattia.

Il presidente Pennino punta il dito contro il ministero dell’Istruzione ed afferma: “Per protocollo vengono date delle comunicazioni diverse alle nostre famiglie. Ma lo Stato ci ha abbandonato. Io sono la mamma di una figlia autistica e ho la certezza che una rete di 5mila famiglie non ha ricevuto nessun tipo di comunicazione. Soltanto il silenzio. Tutto questo è un fatto gravissimo perché si nega il diritto all’istruzione. Durante l’emergenza del coronavirus abbiamo avuto i ragazzi sopra le nostre spalle ma adesso è inaudito negare anche il diritto allo studio”.

Tra dirette social e dichiarazioni ai giornalisti il ministro Lucia Azzolina sembra aver dimenticato i bambini disabili. Rosi Pennino, però, non si perde d’animo e va in fondo al triste problema: “Sono convinta che coivolgerò tutte le altre associazioni di Italia e a quel punto ci rivolgeremo al presidente Mattarella chiedendo di intervenire in questa situazione incresciosa. Se ci sarà una effettiva discriminazione scolastica nei confronti dei nostri figli non ci resta altro che denunciare penalmente l'esecutivo romano.

Hanno preso la carta istituzionale e l’hanno stracciata”.

A questo quadro dalle tinte grigie si aggiunge l’incertezza sul quando e con quali modalità si tornerà alla “normalità” in Italia. Sempre per chi potrà tornarci.

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