I quindici filobus inaugurati lo scorso 27 marzo dal sindaco di Roma, Virginia Raggi e dall’assessore alla Città in Movimento, Linda Meleo, il giorno di Pasquetta erano tutti fuori servizio. A dirlo sono i meccanici dell’Atac che, ieri, si sono ritrovati nella rimessa di Tor Pagnotta le quindici vetture messe su strada da meno di un mese, tutte fuori uso.
Il servizio è stato comunque garantito, senza disagi per gli utenti delle linee 90 e 60, grazie alla sostituzione con altre vetture dello stesso tipo e con un bus a metano, spiegano gli operai e la stessa azienda municipalizzata in una nota. "L'azienda osserva che è del tutto fisiologico che ci siano mezzi in officina per assistenza, ma è del tutto fuorviante dedurre da tale circostanza che ciò abbia avuto effetti sul servizio”, ha chiarito Atac in un comunicato, precisando che il servizio è sempre rimasto regolare e che non c’è stato alcuno “strike di filobus” nelle giornate di Pasqua e Pasquetta. Molti dei filobus guasti, inoltre, secondo i meccanici dell'Atac sono stati già riparati e rimessi in servizio nella giornata di oggi.
L’episodio, però, ha riacceso le polemiche sulla gestione dei trasporti nella Capitale. Dopo l'emergenza roghi sui bus, infatti, ora sono i quindici filobus che la sindaca ha decisio di rimettere in circolazione lo scorso marzo, a rappresentare una nuova grana per l'Atac e la giunta Raggi. Le vetture fanno parte dei 45 filobus acquistati nel 2009 da Roma Metropolitane, e mai entrati in servizio, perché finiti al centro di un’inchiesta, poi confluita in quella di Mafia Capitale. Il 27 marzo scorso, la Raggi li ha “restituiti” ai cittadini. Ma i sindacati e i lavoratori dell’Atac avevano protestato, parlando di “improvvisazione operativa” ed esprimendo preoccupazione su alcune problematiche. Problematiche che si sono presentate, puntuali, il giorno successivo all’inaugurazione, quando cinque vetture erano dovute tornare in deposito per guasti alle centraline, problemi di dispersione della corrente e surriscaldamento dei motori. La giunta pentastellata si era difesa parlando di guasti “fisiologici” dopo quattro anni di abbandono e aveva rivendicato la scelta di rimettere in strada i filobus. “Non lascerei mai questi mezzi chiusi in un deposito, sarebbe un affronto nei confronti dei romani che li hanno pagati con le loro tasse, noi li abbiamo messi in strada, e lo rifarei ancora", aveva detto il sindaco all’inizio del mese di aprile, in aula Giulio Cesare.
Ma i nuovi guasti riaprono, inevitabilmente, lo scontro in Campidoglio. Il Partito Democratico attacca e parla di “flop” della Raggi. Giulia Tempesta, consigliere comunale del Pd ha accusato la giunta pentastellata di agire con “superficialità, pressappochismo, improvvisazione e presunzione”, mentre a destra, il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Senatorio, Fabrizio Ghera, promette un’interrogazione al sindaco sulla vicenda dei filobus e in particolare sull'assegnazione degli interventi urgenti di manutenzione alla società Drive Line, già finita nel 2010 al centro di un’inchiesta sugli appalti sospetti per la manutenzione dei bus della Cotral. Secondo quanto riferiscono i meccanici dell’Atac, infatti, è proprio alla Drive Line, società di Carlo Amati, che la Breda Menarini, garante e fornitrice delle vetture, ha affidato gli interventi urgenti di manutenzione dei filobus.
La replica del Movimento 5 Stelle è affidata, invece, al capogruppo in Campidoglio, Paolo Ferrara, che, sui filobus, ha difeso l’operato della giunta.
“Perchè fare questa disinformazione? A chi giova? Noi li abbiamo tolti dalla polvere e riconsegnati alla città, forse a qualcuno questo risultato dà troppo fastidio e magari si concentra più su piccoli guasti fisiologici, tutti dovuti al fatto che i filobus erano stati fermi per anni", ribatte il capogruppo dei grillini in aula Giulio Cesare, che ha definito la notizia dei filobus rotti "una bufala".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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