I pentiti di Cosa nostra fanno arrestare 7 boss: ricostruivano la 'cupola'

Tra i fermati anche Leonardo Greco e Calogero Lo Piccolo, nipote e figlio degli storici boss mafiosi

I pentiti di Cosa nostra fanno arrestare 7 boss: ricostruivano la 'cupola'

La Direzione distrettuale Antimafia di Palermo ha emesso 7 fermi, nei confronti di 7 persone, accusate di far parte della nuova Commissione provinciale di cosa nostra. Già lo scorso 4 dicembre, l'operazione "Cupola 2.0" aveva portato al fermo di 46 individui tra boss e affiliati, tra i quali anche il nuovo capo della cupola, il gioielliere 80enne Settimo Mineo, che aveva riorganizzato l'antica associazione mafiosa.

Ora, la nuova cupola si sgretola ancora ad alti livelli. Infatti, il fermo di oggi ha colpito anche Leonardo Greco, nipote dello storico boss Michele Greco, chiamato "il papa", morto nel 2008, e Calogero Lo Piccolo, figlio di Salvatore, arrestato nel 2007. Tra i fermati oggi, ci sono anche Giovanni Sirchia, appartenente alla famiglia mafiosa di Passo di Rigano, e Giuseppe Serio, Erasmo Lo Bello, Pietro Lo Sicco, Carmelo Cacocciola, accusati di associazione mafiosa e estorsione.

Di particolare importanza per le indagini è stata la recente collaborazione di due pentiti, due capi mandamento fermati il 4 dicembre. Francesco Colletti e Filippo Bisconti, infatti, hanno confermato la loro posizione ai vertici e la volontà di riorganizzare la Commissione provinciale di cosa nostra. Non solo.

I due hanno rivelato di aver anche partecipato alla riunione del 29 maggio, durante la quale i boss avevano ristabilito le vecchie regole ed eletto un capo che facesse da tramite tra mandamenti. Colletti e Bisconti hanno anche fornito importanti elementi a sostegno dell'accusa nei confronti di Leonardo Greco, Calogero Lo Piccolo e Giuseppe Sirchia.

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