I prezzi da capogiro per vedere dal vivo il Gp di Montecarlo

Gli appassionati di Formula 1 sono disposti a fare follie per vedere dal vivo - e dall'alto - il Gran Premio di Montecarlo, considerato universalmente il più spettacolare del circuito per la particolarità di svolgersi sulle stradine del Principato. Una pazzia che può costare un occhio della testa. Si va dai 1.772 euro per un soggiorno di due notti fino a 20 mila euro per una camera matrimoniale.

Montecarlo, si sa, è il paradiso dei ricchi e la Formula 1 è uno sport costoso. Un discorso che vale non soltanto per il prezzo delle monoposto e l'ingaggio dei piloti, ma anche per i tifosi che - almeno una volta nella vita - vogliono concedersi il lusso di assistere al Gran Premio di Formula 1 dall'alto, godendosi la vista e il rumore delle monoposto che sfrecciano a 300 chilometri all'ora tra le case e le ville del Principato.

Secondo un'indagine del Secolo XIX, per vedere il Gp da vicino bisogna staccare un assegno sostanzioso. Tra gli hotel più ricercati dai super ricchi desiderosi di vedere dal vivo le sterzate di Vettel ed Hamilton, spicca l'albergo Fairmont che si affaccia sui tornanti e sulla curva della vecchia stazione. L'"offerta" è la seguente: 20.264 euro per una camera matrimoniale "con vista completa sulla gara di Formula 1". Una terza persona si vuole unire alla compagnia? Niente paura, basta spendere 1000 euro in più et voilà, pronto un altro letto. Neppure la colazione è alla portata di noi comuni mortali. Brioche e cappuccino in camera costano 39 euro a testa.

Se 20 mila euro possono sembrare troppo, ci si può accontentare di spenderne la metà per occupare durante la gara una terrazza con vista sulla corsa. Poi, a scendere, parlando sempre di camere d'albergo e stanze per due persone che si affacciano sul circuito, si va dagli 8.

040 euro per l'intera durata del Gp - da giovedì a domenica - ai 6.400 per due notti, tra venerdì e il giorno della gara. Insomma, ce n'è per tutti i gusti. A patto di avere un bel conto in banca. Evidentemente, essere appassionati di Formula 1 non basta.