Una delle caratteristiche forse più subdole del coronavirus, che sta mettendo in ginocchio lItalia, obbligata sostanzialmente alla serrata, è la sua somiglianza, nei sintomi, a un'influenza comune. Il che rende ancora più difficile constatare – senza l'esame del tampone, che ora come ora viene fatto solo sui soggetti con gravi sintomatologie – se una persona è contagiata o meno.
Premettiamo una cosa assai importante: i segnali dell'infezione possono variare da persona a persona e, allo stesso modo, manifestarsi con più o meno vigore. Fatta la doverosa premessa, ecco quali sono i sintomi del Covid-19, dai più diffusi ai meno usuali.
In cima alla lista dei segnali che devono far alzare il livello di guardia c'è il trittico rappresentato da febbre, tosse (secca) e difficoltà respiratorie. Sono infatti questi tre i principali campanelli d'allarme, che possono indurre una persona a precipitare nel panico e/o a farla rendere conto che è un potenziale infetto.
Parentesi: è bene ricordare a tutti – perché repetita iuvant – che qualora aveste i sintomi di un'influenza, non dovete assolutamente uscire di casa, né prendere la macchina per raggiungere il pronto soccorso, né – tantomeno – andare dal proprio medico di base. L'iter è il seguente: contattare il proprio dottore, la guardia medico, oppure il numero unico di pubblica utilità 1500, o i numeri che ogni Regione ha predisposto: ecco qui l'elenco completo e dettagliato regione per regione.
I sintomi principali
Bene, torniamo ai sintomi, che in media esplodono una settimana scarsa dopo aver contratto il coronavirus (che ha incubazione massima di quindici giorni). Partendo dalla temperatura corporea, il mercurio dei termometri è un'affidabile cartina di tornasole: la febbre può essere anche molto altra (39°C), ma non sono così rari in cui i contagiati avevano poche linee. In ogni caso, il consiglio è sempre lo stesso: antipiretici o no, non uscite di casa e rimanere tra le mura domestiche isolati dai vostri cari. Dunque il capitolo tosse, specialmente se insistente e secca (non grassa); quindi, il respiro corto e/o affannato che arreca difficoltò anche al parlare.
I sintomi secondari
Febbre, tosse e apnea soprattutto, ma non solo. Altri sintomi da non sottovalutare sono la sensazione di debolezza e affaticamento, la presenza di cataro, mal di gola e mal di testa.
Poi, ancora: mialgia, brividi, vomito, nausea, naso chiuso e anche diarrea. Ma, specialmente per questi ultimi, i casi sono ridotti al lumicino. Non per questo, però, bisogna abbassare la guardia. Prudenza e responsabilità, infatti, devono essere le stelle polari in questa emergenza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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