Nella cartina tratta da www.marinetraffic.com si vedono le imbarcazioni presenti oggi nel Mediterraneo centrale, tra la Sicilia e le coste della Libia e della Tunisia. L'imponente operazione di soccorso è scattata nell'area a circa 60 miglia a nord della Libia dove è avvenuto il naufragio del peschereccio, con un bilancio che sfiora i 700 morti.
Il mercantile portoghese King Jacob, che per primo ha soccorso il barcone naufragato raccogliendo 28 superstiti, era diretto in Libia. Non è ancora chiaro in quale porto verrà dirottato per sbarcare i naufraghi, anche perché la nave partecipa ancora alle ricerche di eventuali sopravvissuti. L’approdo più vicino teoricamente è quello maltese de La Valletta; nel caso di un porto italiano la nave potrebbe fare rotta verso un porto della Sicilia Sud orientale come Pozzallo (Ragusa) o Augusta (Siracusa), i cui centri di accoglienza sono tuttavia già saturi.
Tutti i mezzi impegnati
Un imponente dispositivo navale composto da 17 unità, coordinato dal Centro nazionale soccorso della Guardia Costiera, è impegnato nelle ricerche di eventuali superstiti del naufragio.
Partecipano unità della Guardia Costiera, della Marina Militare e della Guardia di Finanza impegnate nell’operazione Triton dell’agenzia Frontex. Vi sono, infine, mezzi navali di Malta e numerosi mercantili dirottati nell’area. Alle ricerche partecipano anche diversi mezzi aerei che sorvolano l’area.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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