I soldi di Soros ai compagni

Il filantropo ungherese avrebbe finanziato la campagna elettorale di +Europa. Nessun dettaglio sui soldi -tanti soldi- ricevuti da parte della sinistra che preferisce invece attaccare facendo riferimento a ignoti fondi oscuri ricevuti dalle "destre"

I soldi di Soros ai compagni
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Cosa accade tra le stanze damascate dei palazzi della politica? Cosa si sussurrano i deputati tra un caffè e l'altro? A Roma non ci sono segreti, soprattutto a La Buvette. Un podcast settimanale per raccontare tutti i retroscena della politica. Gli accordi, i tradimenti e le giravolte dei leader fino ai più piccoli dei parlamentari pronti a tutto pur di non perdere il privilegio, la poltrona. Il potere. Ognuno gioca la propria partita, ma non tutti riescono a vincerla. A salvarsi saranno davvero in pochi, soprattutto dopo il taglio delle poltrone. Il gioco preferito? Fare fuori "l'altro". Il parlamento è il nuovo Squid Game.

George Soros sovvenziona la sinistra italiana. Con precisione +Europa, il partito di Emma Bonino e Benedetto Della Vedova. Soldi, tanti soldi per la campagna elettorale (appena conclusa) e non solo. Fiumi di denaro usati per destabilizzare la campagna elettorale e mettere il bastone fra le ruote di Giorgia Meloni. Ma se le “ingerenze” straniere sono a sinistra nulla di allarmante, anzi. Tutto il contrario.

Abbiamo intercettato a Roma, a Montecitorio, in un transatlantico deserto il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova che ai microfoni de La Buvette piange miseria. *ASCOLTA L’INTERVISTA*
Ci attacca e punta il dito contro il centrodestra. Non solo non entra nel dettaglio dei soldi ricevuti (quanti, come, quando, perché) ma fa riferimento a presunti fondi oscuri ricevuti dalle “destre”. Peccato non faccia mai nome e cognome. Un modo per “distrarre”? Chissà, un fatto è certo: i soldi “stranieri” li hanno presi loro.

A far scoppiare la notizia l’ex alleato Carlo Calenda che, nel libro di Bruno Vespa confessa: “George Soros ha sovvenzionato con un milione e mezzo di euro +Europa”. E rincara la dose. “Vedo che Della Vedova è totalmente schierato con il Pd. D’altra parte, ne conosco le ragioni, non ultima quella che il finanziere George Soros ha sovvenzionato con un milione e mezzo di euro +Europa ponendo come condizione imprescindibile che si facesse un listone antifascista. Me lo disse ripetutamente Della Vedova prima della rottura”.

Così le mani del magnate sarebbero finite sull’Italia. L’obiettivo? Sconfiggere Giorgia Meloni e il suo governo. Gli è andata male. Malissimo.
“Da Soros contributi ad alcuni nostri candidati, tutto trasparente” dice ai nostri microfoni. Peccato, però, che l’ipotesi è stata smentita, nel libro di Bruno Vespa, dallo stesso Della Vedova, che dice di non aver ricevuto “contributi da Soros, che altrimenti sarebbero già stati pubblicati”. In realtà, chiarisce, a ricevere fondi sono stati "alcuni candidati di +Europa", i quali "hanno ricevuto un contributo diretto da parte di Soros per le spese della campagna elettorale".

Tutto regolare insomma, assicura Della Vedova, che precisa: "Il filantropo di origini ungherese da tempo condivide e sostiene i nostri valori

europeisti e le nostre battaglie per i diritti umani e lo stato di diritto. Siamo orgogliosi che alcuni nostri candidati abbiano chiesto e ricevuto il suo sostegno, certamente disinteressato".

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