I verbali dell'amante di don Contin: "Mi comprò anche una ciotola e un guinzaglio"

Dopo lo scandalo a luci rosse che ha travolto la parrocchia di San Lazzaro (Padova) dove don Andrea Contin faceva da guida spirituale, emergono le sei pagine di denuncia dell'amante del sacerdote

I verbali dell'amante di don Contin: "Mi comprò anche una ciotola e un guinzaglio"

Continuano ad emergere particolari agghiaccianti sullo scandalo a luci rosse che ha travolto la parrocchia di San Lazzaro (Padova) guidata spiritualmente da don Andrea Contin.

Dopo le prime accuse a don Contin e dopo la confessione di un altro sacerdote coinvolto nelle orge, spunta la deposizione dell'amante del prete che ha dato inizio alle indagini. Il 6 dicembre scorso, la 49enne si è rivolta ai carabinieri per denunciare violenze, prostituzione, orge e sesso con il parroco di San Lazzaro.

Così gli agenti, dopo una serie di indagini e perquisizioni della canonica di don Andrea Contin nelle quali hanno trovato un mare di dvd amatoriali a luci rosse, hanno iscritto nel registro degli indagati il sacerdote. Contin, che ora si trova in una casa protetta a Trento, è accusato di favoreggiamento della prostituzione e violenza privata. Il don, infatti, oltre ad avere rapporti sessuali con le sue amanti, ad organizzare orge e incontri omosessuali, a vendere le sua amanti e a filmare i rapporti sessuali, picchiava le donne con le quali aveva una relazione.

Dopo più di un mese di accuse e smentite, il Mattino di Padova mostra una parte della denuncia dell'amante di don Andrea Contin che il 6 dicembre scorso ha dato inizio alle indagini. La 49enne - si legge - era follemente innamorata del sacerdote di San Lazzaro, a tal punto da accettare violenze e perversioni, ma non il tradimento. Quando, infatti, si è resa conto che don Andrea Contin aveva una seconda vita costellata da altre amanti ha deciso di vuotare il sacco con gli agenti. E la 49enne depone in Procura un verbale da sei pagine.

"Prima di Natale 2010 ricevetti una telefonata di don Andrea che aveva chiesto il mio numero a un parrocchiano - inizia così la deposizione dell'amante del don -. Un giorno, invitandomi in canonica, dopo una breve conversazione, mi abbracciò e mi baciò sulla bocca. Rimasi impietrita, me ne andai sconvolta. Nel febbraio- marzo 2011 ci fu il primo rapporto sessuale marcatamente aggressivo in canonica, nonostante ciò mi sentivo sempre più innamorata e felice per le sue attenzioni. Ero realmente felice di ricevere tante attenzioni, fin quando mi fece leggere alcuni sms molto spinti provenienti da altre ammiratrici. Mi faceva vedere anche foto di donne nude durante atti sessuali con altri uomini. Alcune erano parrocchiane che io avevo visto frequentare la chiesa. Lui, poi, iniziò a essere molto esigente. Voleva rapporti sempre più spinti. Aveva sempre con sé una valigia con all’interno vibratori, maschere, capi in pelle già visibilmente usati da altre donne e un giorno mi portò in un sexy shop nell’Alto Vicentino dove acquistò specifici prodotti erotici".

"Iniziò anche a chiedermi di andare dietro la canonica per attirare i ragazzi che giocavano nel campo di calcio e, una volta adescati, mi costringeva ad avere rapporti con loro vicino al garage. Lui mi filmava di nascosto. Quando gli dissi che non ero più disposta a prestarmi a quei giochetti, mi portò più volte in zona Limena per vederlo durante un rapporto con un transessuale" - si legge nella denuncia della 49.

Ma non è tutto. "Un giorno - continua - don Andrea Contin mi fece vedere che aveva postato le mie foto nuda su siti per scambisti. Mi chiamava schiava, mi comprò una ciotola per animali e un guinzaglio marrone". La 49enne, poi, prosegue descrivendo rapporti di gruppo, sesso estremo, serate in alberghi lussuosi, ma nel suo racconto c'è anche tanta violenza. Gli episodi sono ripetuti. "Il 23 dicembre 2012 mi invitò a cena in canonica, mi fece accomodare su un divanetto rosso e, dopo aver chiuso la porta, iniziò a picchiarmi con ferocia inaudita. Riuscii a mandare un messaggio alla mia amica chiedendole aiuto. Il sacerdote si era arrabbiato con me perché durante la sagra di San Lazzaro, mentre facevo volontariato, si accorse che un uomo mi aveva guardata senza che io me ne accorgessi".

L'amante di don Andrea Contin confessa che dopo una serie di episodi di quel tipo ha iniziato a cambiare idea su di lui, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato scoprire le relazioni con le altre parrocchiane. Così è scattata la sua denuncia. Ora, l'indagine si sta allargando sempre di più e lo scandalo di don Andrea Contin ha coinvolto anche don Roberto Cavazzana.

Su questo secondo don, la 49enne spiega: "Un giorno mi portò da don Roberto Cavazzana a Carbonara di Rovolon perché mi disse che doveva salutarlo. A un certo punto mi prese la testa e me la abbassò dicendo che dovevo avere un rapporto orale. Obbedii.

La stessa cosa avvenne una seconda volta, quando don Andrea mi portò a cena con don Roberto in un ristorante dei colli (Euganei, ndr). Successivamente ci recammo in canonica a Carbonara di Rovolon dove abbiamo avuto un rapporto sessuale a tre".

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