Immigrati tra ville, verde e piscine: a Roma scoppia la rivolta

Si riaccende la tensione sociale. La Prefettura vuole piazzare 100 immigrati in una scuola. I residenti: "Non li vogliamo"

L'ex scuola che ospiterà i rifugiati a San Nicola (Roma)
L'ex scuola che ospiterà i rifugiati a San Nicola (Roma)

"I richiedenti asilo qui non li vogliamo". Sale la tensione a Casale San Nicola, quartiere residenziale della Roma bene a pochi passi dall'Olgiata, contro l'apertura di un nuovo centro di accoglienza per richiedenti asilo. A scendere in piazza contro il sindaco Ignazio Marino e il ministro dell'Interno Angelino Alfano sono i residenti dell’elegante comprensorio a cavallo dei municipi XIV e XV.

Ieri, durante un'affollata e tesa assemblea al circolo del tennis delle "Molette", i residenti hanno ribadito davanti agli amministratori dei due municipi, tra cui il presidente del XV Daniele Torquati, i timori per l’arrivo di un centinaio di rifugiati nel comprensorio di ville immerse nel verde abitato da professionisti, nobili e diplomatici. "Abbiamo timori per la nostra sicurezza anche perché sullo status e l’identità di queste persone non ci sonocertezze", ha detto l'avvocato Gloria Conti, presidente del comitato cittadini di San Nicola, invitando la Prefettura ad assicurare che la struttura scelta, ossia la ex scuola "Socrate", possieda i requisiti per ospitare un centro del genere. "C’è l’acqua potabile? - ha chiesto - le fogne sono adeguate?". In un settore segnato dalle inchieste di Mafia capitale, la cooperativa che gestirà il centro, la "Isola Verde onlus", ha, infatti, già iniziato i lavori pur inassenza di un’assegnazione definitiva del bando.

All’incontro erano presenti anche i rappresentanti della "Isola Verde onlus". Che, però, sono stati duramente contestati. "Metteteli a casa vostra - hanno gridato in molti durante l’assembla - noi non li vogliamo". "A metà aprile abbiamo avuto una riunione in prefettura - ha assicurato la rappresentante della onlus, Michela Fagiolari - delle strutture che concorrevano per i 250 posti contenuti nel lotto 4 previsto dal bando, una è stata esclusa. Siamo sicuri di esserci per una questione numerica, per questo abbiamo cominciato i lavori di preparazione del centro". La Fagiolari ha assicurato di non trascurare la questione sicurezza: "Predisporremo telecamere e una navetta dal centro alla stazione". Ma i cittadini hanno annunciato l’attivazione di un presidio fisso per impedire che arrivino i rifugiati: "È una strada privata a uso pubblico, qui non entreranno".

"Quest’area appare totalmente inadeguata. Inoltre il municipio ha giàstrutture di questo genere con evidenti problematiche, e non se ne possono immaginare altre", ha commentato il consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Lavinia Mennuni, annunciando interrogazioni in Campidoglio perché i cittadini vengano ascoltati.

"Sono disposto a portarequalsiasi istanza sollevata dai cittadini all’attenzione del prefetto Gabrielli - ha detto il presidente del XV Municipio Torquati - ma sappiate che qualunque questione di tipo pseudo-razzista non sarà appoggiata per nulla".

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