È arrivato il via libera della Commissione europea al pacchetto sull'immigrazione che cerca di risolvere il problema dei profughi che a migliaia da mesi sbarcano sulle coste di Italia e Grecia.
Verranno quindi "ricollocati" negli altri Paesi Ue 40mila richiedenti asilo: 24mila partiranno dall'Italia e 16mila dalla Grecia. Il piano, però, prevede che i profughi vengano distribuiti nel resto dell'Europa nei prossimi 24 mesi. Due anni in cui però l'emergenza potrebbe crescere ulteriormente, se è vero - come confermano i dati diffusi dal Viminale - che solo l'anno scorso sono arrivati in Italia 170mila migranti e che per quest'anno se ne aspettano 200mila.
Inoltre, come già trapelato ieri, il trasferimeno si applicherà solo a siriani ed eritrei che sono arrivati nei due Paesi dopo il 15 aprile di quest’anno. Sarà facoltà di Grecia e Italia scegliere se applicare il meccanismo per coloro arrivati dal 15 aprile in poi, oppure dall’entrata in vigore della decisione.
Perché il piano venga attuato, tra l'altro, Italia e Grecia dovranno garantire che i profughi non fuggano dai centri di identificazione e richiesta asilo e che vengano preso loro le impronte perché possano sempre essere identificabilie. Un punto su cui la Commissione "monitorerà Italia, Grecia e altri Stati membri", come ha detto il commissario Ue all’Immigrazione Avramopoulos, che nel corso della conferenza stampa ha insistito sull’importanza del 2rispetto delle regole" da parte di tutti i Paesi.
Nel frattempo
l'Onu frena sull'ipotesi di affondare i barconi per fermare il traffico di uomini dall'Africa. "L'Unione europea deve "cercare altre vie", ha detto Ban Ki-moon, "Le operazioni militari hanno un’efficacia limitata".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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