"Sei troppo giovane, non sei affidabile. O firmano i tuoi genitori o niente finanziamento". Con questa motivazione la banca ha negato un muto a Marco Zanin, 27 anni, titolare della ditta Bi.Zeta di Mareno di Piave che si occupa della posa di impianti radianti a soffitto e pavimento.
La sua azienda in tre anni di attività ha sempre chiuso in utile. "Nei primi sei mesi di attività - racconta il giovane imprenditore a Leggo.it - eravamo in due, il mio socio ed io. Poi ci siamo divisi. Ho lavorato per un po' da solo, ma dopo pochi mesi ho assunto due dipendenti. Ora ne ho cinque e mi avvalgo anche della collaborazione di una decina di artigiani. Il lavoro non manca. Anzi, l'attività è in espansione e avrei bisogno di altri operai". Bi.Zeta si appresta a chiudere l'anno con un fatturato di 700mila euro. Zanin vorrebbe assumere. Per farlo però ha bisogno di liquidità in modo da poter garantire gli stipendi. "La banca mi ha detto che non sono affidabile perché sono giovane e lo è anche l'azienda - spiega Marco -.
Tre anni di storico non bastano, ne servono almeno cinque. Ma se non posso investire, come faccio ad andare avanti? Non mi ritengono affidabile - dice amareggiato - Vorrebbero la firma dei miei genitori come garanzia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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