Quel blitz di Intesa San Paolo: un'offerta (nella notte) per Ubi

L’operazione rafforzerebbe il profilo del Gruppo anche a livello europeo. In previsione 2500 assunzioni di giovani

Quel blitz di Intesa San Paolo: un'offerta (nella notte) per Ubi

Intesa Sanpaolo ha messo gli occhi su Ubi Banca. Nella notte tra lunedì 17 e martedì 18 febbraio, la prima banca italiana, con un comunicato stampa ha dichiarato di aver deciso di lanciare una Offerta pubblica di scambio volontaria e totalitaria su Ubi Banca. La mossa è stata annunciata subito dopo il consiglio di amministrazione dell’istituto bancario. Intesa, guidata dall’Ad Carlo Messina, darà 17 azioni proprie di nuova emissione ogni 10 azioni di Ubi. Ogni azione di Ubi, sulla base del prezzo ufficiale di chiusura di venerdì scorso 14 febbraio, 2,502 euro, viene valutata 4,254 euro. Il corrispettivo corrisponde così a una valorizzazione di 4,25 euro contro i 3,333 della chiusura di Ubi. Con un premio del 27,6%. L’offerta non è stata concordata con Ubi.

Intesa vuole rafforzare il Gruppo anche a livello europeo

Secondo quanto spiegato nel comunicato di Intesa Sanpaolo, questa offerta vorrebbe rafforzare il profilo del Gruppo come principale operatore bancario italiano: “Il modello di business, il posizionamento di mercato e la copertura territoriale, il set di valori condivisi dal management, il forte orientamento al supporto dell’economia italiana e alla crescita sostenibile e inclusiva e la forte presenza di stakeholder italiani rendono Ubi Banca un’azienda che esprime in larga parte un profilo omogeneo a quello dell’Offerente e, quindi, un’azienda la cui integrazione potrebbe avvenire in maniera fluida”.

Si legge inoltre che “Intesa Sanpaolo considera UBI Banca tra le migliori banche italiane, radicata nelle regioni italiane più dinamiche, con rilevanti risultati conseguiti grazie all’eccellente lavoro svolto dal Ceo, Victor Massiah, e dal management e con un valido Piano di Impresa, che nel Gruppo risultante dall’operazione possono trovare non solo continuità di realizzazione ma anche ulteriore valorizzazione”. Insomma, tante le affinità tra le due banche, date anche dal fatto che molte persone del management di Ubi hanno avuto un precedente percorso professionale proprio nel Gruppo Intesa Sanpaolo.

Obiettivo: utili superiori ai 6 miliardi

Uno degli obiettivi è quello di realizzare dal 2022 utili superiori ai 6 miliardi. Il gruppo bancario, guidato da Carlo Messina, sottolinea che questa importante operazione andrà a rafforzare le parti interessate di entrambi i gruppi, anche quelle italiane, nel panorama bancario europeo. Sono inoltre previste assunzioni di 2.500 giovani, a fronte di 2.030 uscite “per supportare la crescita del Gruppo promuovendo il ricambio generazionale e sostenendo l’occupazione, con un rapporto di un’assunzione ogni due uscite volontarie; accresciuta attrattività per nuovi talenti e maggiori opportunità di crescita professionale e di carriera”.

Vi sono anche altri soggetti coinvolti: Bper che, se l’operazione avrà successo, avrà tra le 400 e le 500 filiali

appartenenti a Ubi nel Nord Italia; e UnipolSai Assicurazioni che, sempre che tutto vada in porto, rileverà i rami aziendali delle compagnie assicurative Bancassurance Popolari, Lombarda Vita e Aviva Vita partecipate da Ubi Banca.

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